Dopo quattro legislature, il consigliere comunale non sarà candidato liberale. Lui replica: ‘Avrei fatto ancora 4 anni. Ora valuterò come muovermi’.
Il Partito liberale radicale (Plr) di Ascona non candiderà più il suo consigliere comunale Valerio Sala alle elezioni del prossimo aprile. Un’esclusione dalle liste che è stata comunicata al diretto interessato una settimana fa.
«Il presidente della sezione Matteo Rampazzi e il sindaco Luca Pissoglio mi hanno convocato il 5 novembre – racconta Sala –. Mi hanno comunicato che troppo spesso le mie prese di posizione su diversi temi non sono compatibili con quelle del partito. È vero che sovente sono stato critico, ma è altrettanto vero che ho sempre motivato seriamente le mie osservazioni. Evidentemente non andava bene; hanno deciso che questo atteggiamento dava fastidio. Una convivenza, stando a quanto mi è stato riferito, non era più possibile perché il partito preferisce presentarsi compatto».
Sala, già direttore delle Isole di Brissago e docente liceale in pensione, è alla sua quarta legislatura; due volte subentrante e due volte eletto a pieno titolo. Ora cosa farà? «Resterò per il Plr fino al prossimo mese di aprile. Francamente, avrei fatto volentieri ancora quattro anni prima di mollare definitivamente la carica. I vertici della sezione mi hanno annunciato che adesso sono libero di lasciare il Plr e non si offenderanno se opterò per un altro partito. Mi prenderò un po’ di tempo per valutare la situazione e decidere cosa fare. Magari mi ripresenterò alla scadenza delle urne tra le fila di un altro gruppo, dove potrò continuare a far sentire la mia voce fuori dal coro».
Sull’altro fronte, i vertici asconesi del partito. Il presidente sezionale è Matteo Rampazzi: «La nostra “Commissione cerca”, incaricata di proporre i candidati e della quale né il sindaco né il sottoscritto fanno parte, ha deciso che l’approccio di Sala alla politica non è compatibile con quello del Plr del borgo. Non incarna cioè i nostri valori».
Una voce troppo critica? «Non è così. Anche all’interno del partito l’opposizione è sempre benvenuta, ma con altre modalità». Rampazzi aggiunge che sarà comunque l’assemblea a decidere se condividere o meno la scelta della “Commissione cerca”.
«Da parte nostra – conclude Rampazzi –, abbiamo anticipato al massimo la comunicazione a Sala proprio per dargli il tempo di valutare, in tutta libertà, le sue opzioni, anche al di fuori del Plr, in vista delle prossime elezioni comunali».