Nuove rivelazioni: il 29enne avrebbe ucciso la compagna per una questione di soldi. Ma lui nega
Non omicidio, ma assassinio: un delitto con un movente economico. La posizione del 29enne germanico che il 9 aprile scorso all'ultimo piano dell'Hotel la Palma di Muralto avrebbe ucciso una 22enne inglese si aggrava. Come anticipato dalla Rsi, gli inquirenti stanno esaminando nuove ipotesi: la giovane non sarebbe morta per un gioco erotico finito male, ma sarebbe stata vittima di un delitto. Uno degli elementi che ancora mancava per suffragare questa teoria era il movente. Ma ora emergono dettagli che potrebbero far pensare a ragioni di tipo economico. Il 29enne avrebbe sottratto la carta di credito alla ragazza. Una carta poi trovata dalla Polizia nel lift dell'albergo.
La procuratrice Petra Canonica-Aleksakis nei giorni scorsi ha quindi esteso le accuse a carico dell'uomo: inizialmente si parlava di omicidio intenzionale (subordinatamente colposo), ma ora si è passati ad assassinio e appropriazione indebita.
L'uomo, difeso dall'avvocato Yasar Ravi, continua a professarsi innocente e mantiene la sua versione dei fatti: la giovane sarebbe morta per asfissia durante un gioco erotico finito male. E per quanto riguarda la carta di credito, ammette di averla lasciata nell'ascensore per fare uno scherzo, dopo che la 22enne lo aveva rimproverato per il fatto che era sempre lei a dover pagare, ad esempio il ristorante la sera prima della sua morte e la camera nell'albergo locarnese affacciato sul Lago Maggiore.