Locarnese

'Garantire i treni per i frontalieri nel Gambarogno'

Affinché il traffico non pesi sulla litoranea. Lo chiede il Municipio al Gran Consiglio, in vista dell'apertura della Galleria di base del Monte Ceneri.

Foto d'archivio ©Ti-Press
10 settembre 2019
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In vista della pubblicazione del progetto Trasporto pubblico 2021, il Comune di Gambarogno chiede al Gran Consiglio (Gc) di precisare che per la regione – si legge nel comunicato inviato alle redazioni dal Municipio –, "negli orari di punta mattutini e serali, sia garantita una frequenza oraria dei treni in modo da incentivarne l'uso anche da parte dei frontalieri": affinché il traffico sulla litoranea non pesi e sarà così un beneficio per popolazione, turismo "e soprattutto l'ambiente".

La richiesta arriva in prospettiva della conclusione dei lavori e della relativa apertura della galleria di base del Monte Ceneri (in calendario a dicembre 2020): un'opera che "consentirà l'organizzazione di un servizio ferroviario regionale di tipo metropolitano", che consentirà quindi di avvicinare gli agglomerati ticinesi, sancendo "una vera rivoluzione nella mobilità cantonale".

Nell'ottica di questo stravolgimento e cogliendo l'opportunità, la regione ne approfitta per adattare l'intera filiera dei trasporti pubblici: "Con lo scopo di mettere a disposizione della popolazione un servizio di trasporto pubblico ancora più attrattivo" (migliori coincidenze e tempi di percorrenza ridotti), il Dipartimento del territorio e le commissioni regionali dei trasporti "hanno elaborato un progetto di riorganizzazione della rete del trasporto pubblico regionale e urbano, in tutto il cantone".

Un'altra richiesta del Municipio riguarda la modifica delle classi tariffali, cosicché il basso Gambarogno sia parte delle zone 310 e 313: in questo modo, gli utenti del trasporto pubblico della regione (Indemini compreso) non saranno obbligati a pagare biglietti e/o abbonamenti di ben 4 zone.