Locarnese

Verso l'inizio di Casa Martini

Grandi ‘manovre’ nella struttura di prima accoglienza, la cui apertura è prevista per Natale

31 agosto 2019
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È prevista anche la “traslazione” di una cappelletta votiva, nell’ambito del progetto di Casa Martini, la struttura di prima accoglienza in via Vallemaggia promossa dalla Mutuo soccorso maschile di Locarno e gestita in futuro dalla Fondazione Francesco per l’aiuto sociale (direttore fra Martino Dotta). La cappelletta è situata “vis-à-vis” rispetto al sedime che ospita Casa Martini, su un terreno già di proprietà della stessa famiglia benefattrice, dove è in corso un altro progetto immobiliare. «Si tratta di un manufatto significativo, molto bello, che reca l’effigie della Madonna del Sasso col Bambino. Non sappiamo che fine avrebbe fatto se non avessimo espresso il nostro interessamento, così ci siamo impegnati in questa operazione – spiega Marco Pelosi, presidente della Società di mutuo soccorso –. Ci costerà, è vero, qualche soldo, ma una cappelletta all’entrata di Casa Martini sarà testimonianza dei valori religiosi, che sono importanti anche per una società aconfessionale come la nostra». L’intervento consisterà nel “taglio” alla base della cappelletta con conseguente trasporto della stessa al di là della carreggiata. Verrà quindi eseguito quanto non era stato fatto a Gordola, con un’altra e più nota cappelletta, nell’ambito di un progetto residenziale.

‘Facilitare la vita di chi è in difficoltà’

Intanto, in questi giorni sta prendendo forma il futuro assetto della casa di prima accoglienza. Con l’ausilio di un’autogrù e di un tir è stato posato un elemento prefabbricato a un lato dell’edificio esistente, e un altro sul tetto dello stesso. Vi troveranno posto spazi e servizi destinati a persone in difficoltà, che ne potranno beneficiare temporaneamente per ovviare alla mancanza di una stabilità causata da situazioni impreviste o emergenze sociali. «Lo spirito – ricorda Pelosi – è quello di facilitare la vita di chi per un motivo o per l’altro si ritrova in serie difficoltà. Gli spazi di Casa Martini offriranno l’opportunità di pasti caldi nella mensa (per una sessantina di posti a sedere), di una doccia, di lavare i propri vestiti e naturalmente di soggiorno temporaneo in 20-25 posti letto. Tutti questi aspetti saranno gestiti dalla Fondazione Francesco di fra Martino, che opererà in un contesto di rete e in collegamento con i Servizi sociali della Città di Locarno».

Aldo Cacchioli, l’architetto dell’omonimo studio di Locarno che ha curato il progetto, ha inoltre inserito locali ad uso “misto” – fra cui uno per riunioni o incontri, con tanto di impianto audiovisivo – per permettere che Casa Martini venga utilizzata oltre che dalla Mutuo soccorso maschile, anche da altri attori esterni per eventi vari, fra i quali pure ricevimenti o “workshop”. L’investimento complessivo – acquisto a prezzo di favore dello stabile dalla famiglia Martini, più riattazione completa e arredamento – si aggira sul milione e 800mila franchi. Per scelta, la Mutuo soccorso e la Fondazione Francesco non hanno voluto sollecitare contributi pubblici, preferendo fare affidamento su mezzi propri e benefattori privati. «I lavori stanno procedendo speditamente, anche grazie ad un’ottima scelta degli artigiani – commenta l’architetto Cacchioli – e l’intenzione, forse un po’ pazza, è consegnare lo stabile in tempo per il Natale di quest’anno». Parole che Marco Pelosi sottolinea con uno sguardo significativo, trasparente come l’emozione che lo suscita.