Locarnese

'Sì all'informatizzazione delle scuole, ma senza Wifi'

Quattro assemblee di genitori hanno scritto una lettera al Consigliere di Stato Manuele Bertoli, perché preoccupate per le onde ad alta frequenza

Ti-Press
27 giugno 2019
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"Auspichiamo che venga utilizzata la connessione via cavo piuttosto che la tecnologia wireless". È quanto chiedono le assemblee di genitori delle scuole medie di Grodola, Locarno-Morettina, Gambarogno e Losone in una lettera indirizzata al Consigliere di Stato Manuele Bertoli, responsabile del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (Decs).

I genitori fanno in particolare riferimento al decreto legislativo che prevede l'investimento di "47'100'000 franchi per l’informatizzazione delle scuole cantonali". Auspicano che tale credito "sia utilizzato nel rispetto della salute di allievi e personale scolastico", non installando la connessione a internet senza fili nelle sedi che ancora non ce l'hanno. "Inoltre sarebbe opportuno effettuare anche un risanamento delle scuole già connesse con wireless, installando reti cablate diminuendo di fatto le radio frequenze".

Secondo i genitori, "stare quotidianamente in mezzo a onde in alta frequenza emanate da ripetitori Wifi presenti nelle sedi scolastiche, aggiunte a quelle di telefonia mobile sul territorio, è potenzialmente causa di seri disagi per la salute". Inoltre, "bambini e ragazzi sono notoriamente più esposti alle radiazioni". 

"Pertanto, quali genitori di bambini e ragazzi che frequentano quotidianamente le nostre scuole, riteniamo che il previsto risanamento dell’informatica negli istituti scolastici rappresenti un’ottima occasione per proteggere gli allievi da continue radiazioni nocive", concludono i genitori.