Locarnese

'Così ridisegneremo la Città'

Pronto il bando del concorso per la sistemazione degli spazi pubblici del centro urbano. Si 'interviene' su 43 ettari di Locarno

Piazza Grande è solo una delle zone interessate
30 marzo 2019
|

Un passo decisivo verso una rivisitazione complessiva di 43 ettari di superficie a Locarno. Questo è il bando del concorso per la sistemazione degli spazi pubblici del centro urbano appena licenziato dal Municipio di Locarno. Parliamo di un’area vastissima nel cuore della città: 43mila metri quadrati che considerano il ripensamento e la pianificazione armonica, in un concetto unitario, di tre grandi aree: “Dal castello al lago” (Piazza Castello, via Rusca e l’imbocco di via Motta, Piazza Grande e Largo Zorzi, con l’elemento unificante dei portici); “verso la città nuova” (i giardini di Largo Zorzi con l’incognita della protezione quale bene culturale protetto dello stabile del Teatro, nonché Piazza Muraccio e via Luini); e “verso la Città Vecchia” (ovverosia le traverse che collegano Piazza Grande al nucleo antico, con particolare attenzione su via della Motta e il possibile ascensore verso via Cittadella).

Bruno Buzzini, municipale responsabile del progetto, architetto di formazione, osserva il bando e lo “posiziona” nel suo contesto: «Arriviamo a questo documento fondamentale dopo tre anni di lavoro, segnati in particolare dallo studio preliminare per la sistemazione degli spazi pubblici di Largo Zorzi-Piazza Grande, che era stato consegnato nel settembre dell’anno scorso dall’architetto Paolo Canevascini. Il concorso, che verrà lanciato dopo l’approvazione del messaggio da parte del Consiglio comunale, si prefigge di ottenere un concetto unitario basato su soluzioni che tengano conto dello sviluppo urbanistico, culturale e ricreativo del centro urbano. Chi presenterà alla giuria quello più convincente potrà poi lavorare sulle singole progettazioni particolari, partendo presumibilmente da Piazza Grande». Un ruolo importantissimo l’avrà la giuria di progetto, che sarà formata da 5 elementi, di cui 2 in rappresentanza della committenza (la Città); gli altri tre saranno un architetto paesaggista, un architetto locale e un architetto esterno. La giuria sarà accompagnata da una nutrita schiera di consulenti esterni, fra i quali esponenti dell’Ufficio beni culturali, dell’Organizzazione turistica regionale e del Festival del film. «Si tratta di un coinvolgimento dovuto – dice il municipale – perché parliamo di realtà che quel territorio lo vivono, lo utilizzano e perciò lo “sentono” con forza e cognizione di causa. Realtà, anche, che hanno particolari esigenze logistiche in relazione all’usufrutto degli spazi. Di queste esigenze, e delle loro sensibilità più in generale, la Città vuole e deve naturalmente tenere conto. Ricordo che preventivamente, nella definizione della bando, erano stati sentiti questi più altri partner, come i rappresentanti Conferenza delle associazioni tecniche del Canton Ticino».

Progetto vincente nell’estate 2020

Subito dopo che sarà definita nei suoi singoli componenti, la giuria di concorso avrà il compito di completare nei dettagli il bando, di affinarlo in maniera tale da poter essere uno strumento “direzionale” il più circostanziato possibile per gli architetti che decideranno di buttarsi nella sfida del concorso. «Affinato il bando, potremo preparare il messaggio municipale con la richiesta di credito, che si aggirerà sui 300mila franchi – aggiunge Buzzini –. L’intenzione è consegnarlo ai membri del legislativo entro l’estate. Dopo l’auspicata approvazione – spero in autunno – si potrà lanciare il concorso, che avrà procedura selettiva. Fra i candidati, la giuria, in base a nomi e referenze, ne sceglierà 10-15 legittimati a sviluppare le loro idee; 3 di questi posti saranno riservati a giovani architetti “under 40”. La scelta del vincitore dovrebbe avvenire entro l’estate dell’anno prossimo». Le variabili di cui i gruppi dovranno tenere conto nel loro approccio globale abbondano: dall’ampliamento dell’autosilo comunale di Largo Zorzi al futuro insediamento del Museo di Storia naturale; dal grande progetto di valorizzazione del Castello con Casorella alla reinvenzione del “Walk of Fame” con le impronte degli artisti di “Moon & Stars”, fino all’applicazione di tutti i piani di infrastruttura dei grandi eventi.

«Parliamo – conclude il capodicastero Ambiente e Territorio – di una riqualifica totale degli spazi pubblici del centro urbano. Per dirla in altre parole: ridisegnamo la Città. Si tratta di un grande progetto a lunga scadenza, senza precedenti nella storia di Locarno. Un singolo municipale, nella sua vita politica, può solo parteciparvi “di passaggio”. Ma già così è una grande emozione».