Dopo le polemiche della scorsa edizione, la rassegna conferma il suo impegno per quest'anno, con vista su quelli seguenti
Il Locarno Film Festival continuerà a proporre la sua Rotonda anche nel 2019 (dal 31 luglio al 17 agosto), e intanto «si sta lavorando per dare una continuità anche negli anni successivi».
Alla “Regione”, anticipando una nota ufficiale attesa per la giornata di oggi, lo comunica il direttore operativo della rassegna, Raphaël Brunschwig, secondo cui «la Rotonda è fortemente strategica. Crediamo si tratti di un elemento che arricchisce l’ecosistema del Festival e che ci consente di avvicinarci ad un pubblico che non è per forza quello delle sale cinematografiche. In definitiva vogliamo che essa diventi sempre più un vero valore aggiunto per il pubblico dei festivalieri». Il “come” sarà quest’anno determinato da un’identità variegata, in cui si incontreranno il commerciale del partenariato con la Rsi e le suggestive evocazioni di artisti di strada – attrattiva da confermare – che fungeranno un po’ da elementi onirici all’interno degli spazi.
L’intenzione conclamata, come accennato, è quella di confermare la presenza del Festival in Piazza Castello anche in futuro. Questo, a fugare definitivamente i dubbi emersi dopo la passata edizione a causa delle polemiche riguardanti la presunta insufficiente reddività delle attività commerciali rispetto agli affitti richiesti. Il dialogo con la Città per dare ulteriore continuità alla Rotonda è sempre aperto, aggiunge Brunschwig.
Ottenuto dalla Città uno sconto sull'affitto
Ma non può dire, il direttore operativo, che un elemento essenziale ai fini della conferma della terza edizione della serie “festivaliera” è stato uno sconto sull’affitto richiesto e ottenuto dalla Città: invece dell’ammontare pattuito per il triennio, e pagato sia nel 2017, sia nel 2018, quest’anno la Festival Services Sagl (controllata dal Festival) verserà soltanto la metà della cifra. Si tratta ora di stabilire se è su questa base che verrà negoziato il prossimo contratto fra le parti.
Al di là dei sempre delicati aspetti finanziari – o più probabilmente facendo indirettamente riferimento anche a questi – Brunschwig sottolinea che «l’unità d’intenti con il Municipio è totale. La Città ha infatti il nostro stesso obiettivo: rafforzare la presenza del Festival a Locarno». Una presenza caratterizzata dalla «vicinanza al territorio e ai partner locali».
I contenuti della Rotonda del Pardo numero 3 verranno svelati non prima del giorno dell’inaugurazione, il 31 luglio, ma già ora al direttore operativo “scappa” qualche anticipazione: «Il concetto è stato rivisto, modificato e aggiornato, ma non stravolto. Il carattere della Rotonda sarà sempre quello di un posto in cui ci si ritrova al di fuori degli intensi percorsi cinematografici. A livello infrastrutturale sono previste alcune novità che per così dire ci porteranno al passo coi tempi». Inoltre, «la Rotonda tornerà ad essere attrattiva per le famiglie, in particolare nella fascia oraria dalle 18 alle 21; lo farà con una nuova offerta non di “nursery”, ma legata a proposte di animazione condotte da professionisti». Una sorta di “Festival Lab” in formato ridotto.
‘Non è una macchina da soldi. Eventuali utili all’attività culturale della rassegna’
Tornando nell’ambito più commerciale, il direttore operativo tiene a precisare che «la Rotonda del Pardo non è certo una macchina da soldi ed è, a livello amministrativo, totalmente autonoma rispetto al Festival. L’unico obiettivo è che rafforzi il modello di finanziamento del Festival stesso, nel senso che se fa utili, questi vanno interamente a beneficio dell’attività culturale della rassegna cinematografica. Al momento, come Festival Services Sagl, stiamo allineando quel che proporremo alle potenzialità del progetto. L’obiettivo è chiaramente evitare nuove polemiche e arrivare ad un consolidamento dell’offerta. Rimangono da affinare i dettagli sul modello di gestione».