Locarnese

Semafori sul Piano di Magadino, anche il Ps aderisce al referendum

Il gruppo sposa l'iniziativa 'Basta sprechi'. 'Una decisione incomprensibile e che va contrastata: per risolvere i problemi di mobilità bisogna investire nei trasporti pubblici'

9 gennaio 2019
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Anche il Partito socialista aderisce al referendum "Basta sprechi!" contro la posa di semafori sul tratto stradale tra Quartino e Cadenazzo, per un costo di 3,3 milioni di franchi, in sostituzione delle rotonde. L'iniziativa è stata lanciata da un gruppo interpartitico di cittadini, capitanati dal vicepresidente Ppd Marco Passalia. 

Secondo il Ps, “questa decisione non poggia su dati attendibili e non migliorerà né le condizioni del traffico né i tempi di percorrenza”. 

“A due anni dall'inaugurazione della galleria di base del Ceneri – si legge nel comunicato diramato – questa decisione è incomprensibile e va contrastaa. Per risolvere i problemi di mobilità bisogna investire nei trasporti pubblici, non in esperimenti come questo che sprecano importanti risorse, senza che vi sia un provato miglioramento delle condizioni del traffico né dei tempi di percorrenza. Per quanto riguarda le rotatorie, invece, più studi approfonditi hanno dimostrato che sono tra le soluzioni più utili per la sicurezza stradale, come affermato dal rapporto MEVISA dell'UPI”. 

“Non è invece provato che la posa di semafori possa fare aumentare il flusso del traffico – continua il comunicato – anche perché la decisione è stata presa senza in assenza di una simulazione reale, meno costosa e che avrebbe fornito risultati certi. Nemmeno i dati forniti col messaggio del Governo sono corretti: affermano che il traffico sulla tratta sia aumentato del 2,8% annuo tra il 2011 e il 2013 quando in realtà, secondo le statistiche del traffico ticinesi, l'aumento è stato dell'1,65% tra il 2011 e il 2017, ovvero dello 0,27% annuo in media. La ragione è dovuta al fatto che la capacità di questa strada è già satura, come dimostrano i quasi 28'000 veicoli al giorno nel tratto di Quartino, superiore alla Mappo-Morettina definita in saturazione”. 

“Non risulta quindi possibile migliorare in modo significativo il flusso del traffico e ridurre i tempi di percorrenza su questo tratto stradale. Certe e provate sono le conseguenze negative dei semafori, con un più alto tasso di incidenti, delle attese e delle colonne dovute agli arresti e ripartenze, pericolose distrazioni causate dal tempo d'attesa. La decisione di smantellare le rotatorie per sostituirle con dei semafori è perciò a un esperimento senza basi attendibili: uno spreco d'importanti risorse”. 

“Per risolvere i problemi della mobilità bisogna investire nei trasporti pubblici, come dimostrano gli importanti aumenti d'utenza previsti con l'apertura della galleria del Ceneri. La domanda duplicherà tra Bellinzona e Locarno e sarà moltiplicata per quattro tra il Locarnese e il Sottoceneri. Pendolari che passeranno da 6'000 a 14'000, con la conseguente diminuzione del traffico stradale. Il Partito Socialista invita perciò la popolazione ticinese a sottoscrivere il referendum contro la semaforizzazione del Piano di Magadino, esprimendo così un chiaro messaggio al Cantone riguardo agli investimenti che migliorano realmente la mobilità, ovvero quelli nel trasporto pubblico”.