Nasce a Gordola 'Marameo', una casa editrice di libri per ragazzi. Il primo passo è un alfabetiere firmato dal fuoriclasse italiano
Ci sono persone che affrontano le grandi sfide con un sorriso determinato, consapevole, positivo. Una di queste è Francesca Martella, la cui grande sfida è ritagliarsi uno proprio spazio nel vasto mondo dell’editoria per ragazzi.
Non che Francesca sia una neofita del settore: da 15 anni gestisce una libreria alle Gaggiole di Gordola (il Sognalibro) ed è sufficiente una visita in un pomeriggio qualsiasi per rendersi conto di quanto radicata sia quell’attività nel contesto sociale non soltanto gordolese, ma più in generale locarnese. Il salto, a non voler smentire un’indole battagliera, Francesca Martella lo fa con un grande Marameo, che oltre ad essere il nome della neonata casa editrice vuole in qualche modo essere un antidoto alle insicurezze che accompagnano la nuova avventura. Insicurezze esogene legate ai meccanismi di un campo complesso, ma anche endogene, riconducibili cioè alla capacità di gestirsi, sopravvivendo o addirittura prosperando, in una “giungla” segnata dall’enorme concorrenza del mercato italiano.
Proprio nel mercato italiano, per altro, Francesca ha pescato per la sua prima pubblicazione, intitolata “A come... Grande alfabeto illustrato”, un albo ricco di illustrazioni destinato a chi muove i primi passi, cercando di orientarsi, nel grande bosco delle lettere. E lo ha fatto, con passo scaltro, scegliendo il meglio a disposizione. Parliamo di un autentico fuoriclasse come Roberto Piumini, scrittore e poeta che con uno straordinario campionario di capolavori – perché non meno di questo sono molte delle sue produzioni – ha allietato generazioni di bambini, ragazzi e naturalmente genitori.
Ma la vicenda editoriale gordolese parte ben prima di Piumini e del suo alfabetiere: «Tutto nasce dalla differenza che passa tra il corsivo utilizzato in Italia e quello ticinese; alcuni anni fa abbiamo dunque creato un “font” con un team di grafici e docenti che hanno lavorato sui modelli manoscritti in uso nella scuola ticinese – ricorda Francesca – così è nato il carattere “CorsivoTicino”. Da diverso tempo era viva l’idea di realizzare libri scritti con il “nostro” corsivo, per andare incontro alle specifiche esigenze della Svizzera italiana. Purtroppo, diversi editori ci avevano risposto picche e intanto il tempo passava. Poi c’è stato un incontro decisivo, a Milano, con Paloma Canonica, giovane e riconosciuta illustratrice ticinese che ha realizzato le 26 illustrazioni per l’alfabetiere. Su quella solida base... è partita l’e-mail a Roberto – che conosco da tempo – il quale ha accettato la proposta di scrivere i testi».
Dall’ineguagliabile “verve” dello scrittore sono nate 26 filastrocche – una per lettera – la cui grandezza sta in quella perfetta semplicità che è il marchio di fabbrica di Piumini. «Sappiamo che per l’editoria non è un bel momento: si legge sempre di meno e parte di quanto viene pubblicato finisce al macero. Quindi – riconosce Francesca Martella – quella in cui ci siamo buttati a capofitto è senz’altro un’impresa ad alto rischio». Ma se c’era un momento da scegliere, era questo: «Nel 2019 la Svizzera sarà ospite d’onore alla Fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna. Noi, con Marameo, ci saremo, cercando di sfruttare al meglio quella grande opportunità per farci conoscere».
Intanto, la piccola casa editrice con sede a Gordola si sta già muovendo su altri fronti. Ha dato alle stampe la versione italiana di un classico moderno della letteratura svizzero-tedesca per bambini che ha come protagonista un piccolo leprotto. L’autore del libro è Max Bolliger, la cui grandezza è ampiamente riconosciuta oltre Gottardo ma meno in Ticino. Da questa settimana anche “Codino. Un leprotto diventa grande” è nelle librerie ticinesi. «Uno degli obiettivi di Marameo – nota Francesca – è proprio quello di fare da ponte fra l’editoria per ragazzi confederata e romanda e quella ticinese». Sull’onda, sta prendendo forma una terza pubblicazione: “La casa degli uccelli”, di Davide Calì, con illustrazioni di Tiziana Romanin. L’albo illustrato narra le vicende dei bambini clandestini nella Svizzera dei primi anni Settanta.