Locarnese

'Centro richiedenti l'asilo, i gruppi prendano posizione'

La Lista della sinistra sollecita i consiglieri comunali sull'affitto dell'ex caserma di Losone alla Sem

Prime battute in vista della votazione consultiva
(Ti-Press)
8 febbraio 2018
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Anche se siamo in periodo di Carnevale, giù la maschera! È il messaggio che arriva dalla Lista della sinistra di Losone, in vista del voto (previsto a giugno) per affittare l’ex caserma alla Segreteria di Stato della migrazione, che vorrebbe riaprire il Centro per richiedenti l’asilo dal 2019 al 2022. Il Municipio, dopo aver chiesto il parere ai capigruppo dei partiti losonesi, ha deciso di indire una votazione consultiva, per interpellare la popolazione sul tema. L’unico gruppo che non ha aderito alla proposta è la Lista della sinistra, che ora spiega le sue ragioni. “Dopo due anni di velleità e tentennamenti il Municipio è arrivato finalmente a una soluzione, la stessa che avevamo proposto noi con un’interpellanza il 29 aprile 2016: dare in affitto alla Confederazione lo stabile dell’ex caserma per il centro richiedenti l’asilo fino a che il Comune non avesse tra le mani un progetto sensato per il comparto, conforme alle esigenze della regione e capace di riscontrare ampio consenso”. Stando al gruppo, i soldi per per un progetto di ampio respiro all’ex piazza d’armi attualmente non ci sono. “La decisione riguardante l’affitto degli spazi compete al Consiglio comunale – ricorda la Sinistra – e settimana scorsa la maggior parte dei capigruppo dei partiti losonesi, anche se una buona parte dei consiglieri pare essere a favore di una riapertura del centro, hanno accolto la proposta del Municipio di ricorrere a una consultazione popolare”.
Il Centro per richiedenti l’asilo, stando a uno sondaggio sulla sicurezza condotto dal Municipio, sono stati “fonte di preoccupazione”; ma poi, in verità, sono risultati maggiori i disagi causati dal traffico. “È chiaro quindi che l’opinione della popolazione non dipende in maniera diretta dalle sue esigenze, bensì dal modo in cui viene sollecitata. Secondariamente non bisogna dimenticare che siamo eletti dalla popolazione per rappresentarla e, trovandoci chini su questi temi in svariate circostanze, essendo quindi addentro la materia, come politici siamo chiamati a prendere delle decisioni che prescindano dalle fobie che sono state rilevate nello studio summenzionato. Al popolo, se questo si trova in conflitto con una decisione del Consiglio comunale, resta sempre lo strumento del referendum”. In conclusione: “Se il Municipio, come ha reso pubblico di recente, è a favore di questa riapertura del Centro per svariate ragioni, la decisione di sondare l’opinione del popolo con l’intenzione di fare la scelta più moderata possibile, può essere molto controproducente per il Comune”. Per questo motivo la Lista della Sinistra, che si è sempre schierata da sola a favore di una riapertura del Centro, “non condivide la decisione di passare al popolo la patata bollente e chiede come minimo che i vari gruppi in Consiglio comunale esprimano chiaramente la loro posizione”.