Un violento incendio ha gravemente danneggiato ieri la Capanna Soveltra, accogliente e originale rifugio alpino a poco più di 1500 metri di quota in Val di Prato, ricavato da una vecchia stalla (in origine del locale Patriziato) risalente agli anni Venti. Non è noto cosa abbia scatenato il rogo. Ad allarmare i pompieri dei corpi di Lavizzata e Cevio è stato, verso le 14.45, il guardiano che ne cura la gestione e che accoglie i visitatori. Sul posto sono intervenuti anche due elicotteri, che hanno trasportato in quota una decina di militi e lanciato acqua per cercare di spegnere le fiamme, divampate a quanto è dato sapere nel sottotetto. Nessuno è rimasto ferito. La struttura ricettiva, di proprietà della Società alpinistica valmaggese (Sav), edificata in pietra e legno su due piani, era in grado di accogliere una quarantina di persone. Ristrutturata nella seconda metà degli anni Novanta (l’inaugurazione ufficiale risale all’agosto 1999), offriva ogni confort agli escursionisti: camino centrale, cucina a gas e legna, illuminazione elettrica (da 220 V, prodotta grazie ad una turbina che sfrutta la forza dell’acqua di un vicino torrente), servizi igienici, doccia. Sala dotata di un proiettore biemer e adatta per presentazioni o seminari. Ventidue i posti letto suddivisi in 4 camere. All’esterno si trova un piccolo magazzino, che funge da legnaia e magazzino. La capanna è gestita durante tutto il periodo di apertura, a turno, da custodi volontari che si alternano. Situata ai piedi dello splendido e suggestivo anfiteatro di montagne tra cui si innalza, al centro, l’imponente Pizzo Campo Tencia (3072 m s.l.m.), la si può raggiungere da Prato Sornico, in circa due ore e mezza o da Schièd, in circa un’ora. Rappresenta un punto di partenza ideale per le numerose escursioni che portano ai rifugi vicini o alle vette circostanti.