Avviata una raccolta firme contro le decisioni del Consiglio comunale. Per portare i cittadini alle urne ne sono necessarie 100 per ognuno dei due temi
Scatta la raccolta firme contro due decisioni prese recentemente dal Consiglio comunale di Roveredo: l’introduzione della tassa turistica e la concessione di un credito di 786mila franchi per la posa dei contatori con sistema di lettura automatizzato per registrare i consumi dell’acqua potabile. Il gruppo promotore del referendum vuole che sia la popolazione a esprimersi. Per portare i cittadini alle urne sono necessarie 100 firme per ognuno dei due temi.
Il messaggio municipale relativo alla tassa turistica prevede l’introduzione di una tariffa di promozione (applicata a tutti i proprietari di hotel, pensioni, ostelli, campeggi, case in affitto e di qualunque attività commerciale che tragga beneficio dalla presenza di turisti), la tassa per ospiti (applicata a chi pernotta in strutture ricettive e case in affitto) e la tassa forfettaria (unicamente a carico dei proprietari di case secondarie). Nell’ottica dei referendisti – rappresentati da Paolo Taddei e dall’ex sindaco di Roveredo Giovanni Gobbi – l’adozione di un regolamento non si giustifica per un Comune poco turistico come Roveredo, dove, sottolineano, le strutture ricettive sono poche e in generale il settore non va a gonfie vele. Aggiungono che si andrebbe semmai a penalizzare aziende e artigiani locali che dal turismo non traggono vantaggi, e scoraggiare i pochi turisti che oggi passano da Roveredo, tenendo conto della tassa a loro applicata (3 franchi al giorno per ogni pernottamento in alberghi, pensioni, case, appartamenti). I contrari si dicono convinti che “la promozione turistica non vada fatta a suon di tasse e balzelli fiscali calati dall’alto, ma con una lungimirante politica insediativa e di programmazione territoriale, come per esempio quello economico e occupazionale”. Partendo dal presupposto di voler dare seguito alla richiesta dell’Ente del turismo (che da anni cerca di spronare i Comuni del Moesano affinché introducano un regolamento), dal canto suo il Municipio ritiene che gli introiti permetterebbero di sostenere maggiormente l’organizzazione di eventi e manifestazioni locali, oltre a compensare la quota che il Comune è tenuto a versare all’Ente. Il messaggio approvato lo scorso 27 febbraio era stato rimandato durante la seduta di ottobre in quanto, spiegava al nostro giornale il vicesindaco Decio Cavallini, erano emerse resistenze, oltre che per l’introduzione in generale di nuove tasse, legate alle imprese soggette alla tassa (comprese banche, bar, negozi, ditte di costruzione, aziende agricole, locali notturni, negozi di alimentari, ndr) che non intravedono un vero beneficio dalla promozione turistica.
Per quanto riguarda il tema della posa dei contatori su tutto il territorio comunale, al fine di poter misurare il reale consumo di acqua (attualmente per chi è sprovvisto dei contatori viene incassata una tassa forfettaria), i referendisti contestano la legittimità del messaggio, approvato prima della crescita in giudicato della Legge comunale sull’approvvigionamento idrico. Si teme poi per un possibile aumento delle tasse di consumo e di noleggio dei contatori in quanto il Comune deve attenersi al principio di copertura dei costi. I contrari giudicano inoltre eccessiva la spesa per una simile operazione, ritenendo che le opere prioritarie siano altre. Per il Municipio si tratta invece di una soluzione meno onerosa rispetto alla situazione attuale, oltre che rappresentare un passo importante a favore dell’utilizzo parsimonioso dell’acqua. Il progetto elaborato prevede di installare 950 contatori sull’arco di tre anni, sia presso utenti sprovvisti dell’apparecchio, sia per la sostituzione dei contatori a lettura manuale già presenti.
Il termine per la consegna delle firme è il 31 marzo (per informazioni sui formulari telefonare allo 079 354 19 03 oppure allo 079 240 40 70).