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18 milioni per spostare e proteggere la strada della Calanca

Entro dicembre il progetto sarà esposto pubblicamente. Se non vi saranno ostacoli i lavori inizieranno nell’autunno del 2025 e dureranno almeno 4-5 anni

In sintesi:
  • La rete fermerà in modo sicuro blocchi con un'energia cinetica paragonabile a quella di un'automobile di due tonnellate che si schianta senza frenare contro un ostacolo alla velocità di 360 km/h
  • Sarà la rete di protezione più resistente al mondo
I lavori preparatori in vista della rimozione di masse rocciose instabili
(Utg)
24 ottobre 2024
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Un investimento di 18 milioni di franchi per spostare a valle la strada della Calanca e realizzare, al suo posto, una rete e un vallo di protezione. È la somma che l’Ufficio tecnico dei Grigioni (Utg) stima di spendere a favore della sicurezza dei conducenti che percorrono l’unica via di accesso alla Calanca interna. Lo conferma a ‘laRegione’ Sven Fehler, responsabile per i progetti del Circondario 2 di Mesocco dell'Utg, precisando che «si tratta della soluzione più veloce da attuare» per evitare danni causati da eventuali frane future. «Se tutto dovesse procedere senza ostacoli i lavori inizieranno nell’autunno del 2025 e dureranno almeno 4-5 anni».

Fatti brillare circa 310 metri cubi di roccia

Va detto che negli ultimi 30 anni il Cantone dei Grigioni ha già investito oltre 25 milioni per mettere in sicurezza la strada. In questo contesto gli ultimi lavori effettuati riguardano la rimozione di masse rocciose pericolanti a monte della carreggiata in zona Revetell – lo scorso 15 ottobre sono stati fatti brillare circa 310 metri cubi di materiale – e la posa di sensori che misurano lo spostamento della roccia. E già solo queste misure attuate dall’Utg in collaborazione con l'Ufficio foreste e pericoli naturali (Ufp) sono costate circa 800mila franchi.

Chiusure preventive ancora possibili, ma poco probabili

Per quanto riguarda i prossimi passi «in novembre saranno posati a terra degli alberi a protezione della strada», rileva Fehler. «Infatti, a causa dei brillamenti, alcuni tronchi già presenti sono stati danneggiati. In ogni caso al momento non vi sono pericoli per gli utenti». Sono poi previsti altri brillamenti? «Le zone critiche sono costantemente monitorate grazie alla posa di una quarantina di cosiddetti estensimetri, che misurano gli spostamenti della roccia minuto per minuto. Se dovessimo riscontrare dei pericoli valuteremo come intervenire». È anche previsto «di collegare questo sistema di monitoraggio con un semaforo in zona Revetell: se dovesse avvisare di un imminente pericolo, il semaforo diventerà automaticamente rosso». Una chiusura preventiva della strada – come già accaduto in passato – resta dunque ancora possibile, ma «grazie ai brillamenti effettuati la probabilità che ciò avvenga è diminuita drasticamente».

Vallo alzato di 2 metri e rete di protezione più resistente al mondo

Entro la fine dell’anno sarà poi esposto pubblicamente il progetto che prevede lo spostamento a valle della strada cantonale e la realizzazione di un vallo, così come di una rete di protezione nel tratto tra Molina e Buseno. Nel caso in cui durante la consultazione pubblica non dovessero emergere contestazioni particolari, l’Utg prevede di iniziare i lavori, come detto, durante il prossimo autunno. L’intenzione è quella di iniziare dallo spostamento della strada, sistemando la vecchia cantonale, così da garantire costantemente il transito di veicoli. Per questo intervento «stimiamo due anni di lavori e in seguito almeno altri due anni per costruire il vallo e la rete di protezione», precisa Fehler. Vallo che a seguito delle più recenti analisi è stato innalzato di 2 metri: sarà quindi alto fino a 10 metri e lungo, come previsto inizialmente, 240 metri. Per ottenere un effetto protettivo ottimale questa ‘diga’ sarà costruita sull’attuale strada cantonale, così come la rete di protezione. Rete che sarà una delle più resistenti al mondo in termini di capacità di assorbimento di energia: fermerà in modo sicuro blocchi con un'energia cinetica fino a 10mila kilojoule. Ciò è paragonabile all'energia di un'automobile di due tonnellate che si schianta senza frenare contro un ostacolo alla velocità di 360 km/h. Finora ne sono state realizzate solo quattro in tutto il mondo.

Rosanna Spagnolatti è soddisfatta: ‘La questione è stata presa sul serio’

Tutte queste informazioni sono state presentate ieri, mercoledì 23 ottobre, da Utg e Ufp durante una ben frequentata serata pubblica a Castaneda (una cinquantina i presenti). Ricordiamo che la strada della Calanca in passato era già stata colpita più volte da frane. Anche se non si sono mai registrati feriti, la preoccupazione della popolazione è cresciuta sempre di più anche a causa di eventi meteorologici estremi sempre più frequenti. Preoccupazione che è stata in particolare recepita dalla vicesindaca di Buseno, nonché granconsigliera, Rosanna Spagnolatti che ha presentato un incarico al governo grigionese per realizzare delle gallerie nel tratto tra il bivio per Castaneda e l’accesso a Buseno. Incarico che lo scorso febbraio è stato accolto all’unanimità dal parlamento cantonale. Tuttavia, la realizzazione di un tunnel o gallerie richiederà almeno 10 anni e di conseguenza «non si poteva aspettare tutto questo tempo per mettere in sicurezza la strada», afferma da noi raggiunta. «Ben vengano dunque le misure messe in atto in tempi brevi da parte del Cantone». Spagnolatti si dice dunque «soddisfatta», in particolare del fatto che «la questione è sicuramente stata presa sul serio, come dimostrano le misure attuate in pochissimo tempo». E considerando la rapidità e soprattutto l’investimento milionario previsto tutto ciò «non è affatto scontato e mostra come le autorità tengano conto anche delle regioni periferiche». Infatti a beneficiare di questi lavori saranno in particolare le circa 500 persone residenti nella Calanca interna – che sono anche quelle che erano rimaste isolate per cinque giorni dopo la frana del dicembre 2022 – tenendo conto che i Grigioni contano poco più di 200mila abitanti.

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