Il Municipio propone al Cc l’acquisto di un fondo privato. Strategia in mano a un gruppo di lavoro con autorità scolastiche e Comune di Soazza
Messocco ha fame di superfici per le scuole. Il Municipio chiede infatti al Consiglio comunale, riunito il 19 giugno, di stanziare 130mila franchi per acquistare il terreno San Roch di 660 metri quadrati situato vicino alla sala spettacoli. Dopo l'incanto forzato del 2019 il mappale è passato di mano in mano fino all'attuale proprietario. Nel 2017 era stata rilasciata una licenza per edificare una palazzina con otto appartamenti, progetto mai concretizzato. Originariamente il Municipio non aveva ritenuto opportuno entrare nel merito di un acquisto a seguito dell'incanto ritenendo che, trattandosi di un terreno in zona nucleo e residenziale, non vi fosse un interesse pubblico. Per contro l'attuale esecutivo ha intavolato trattative col proprietario nell’ottica di comprarlo. L'interesse “si basa sul fatto che le sedi scolastiche necessitano di maggiori spazi, sia in previsione di un potenziale sviluppo della scuola Sec/Sap, sia per garantire aule più decorose e ampie alla scuola primaria”.
Al momento si sta formando un gruppo di lavoro che sarà composto da membri delle Direzioni scolastiche, Consigli scolastici e Municipi di Mesocco e Soazza “per mettere a fuoco le esigenze e individuare gli elementi che saranno parte di un progetto di sviluppo dell'area”. In ogni caso il Municipio ritiene che la particella sia importante “nell'ottica dello sviluppo dell'area, eventualmente, se non per una nuova edificazione, per un'altra destinazione sempre connessa con l'attività della scuola”. Le conclusioni del gruppo di lavoro sono attese entro fine anno: in quel momento “si disporrà di tutti gli elementi per poter programmare il futuro del centro scolastico”. Il prezzo concordato per l'acquisizione è di 197 franchi al metro quadrato. Una cifra eccessiva? “Per il Comune, essendo in fase di revisione la pianificazione locale, ci sarebbe stata la possibilità di modificare l'azzonamento da nucleo a edifici e impianti pubblici, per poi dare avvio a una procedura di esproprio con la motivazione di un'esigenza di acquisizione legata alla scuola. Ma questa variante – rileva il Municipio – avrebbe portato, oltre a procedure lunghe, a un costo analogo se non maggiore viste quelle che avrebbero potuto essere le rivendicazioni del proprietario: da qui la proposta di accettare le condizioni negoziate”.
Sempre nel campo delle proprietà, il Municipio chiede al Cc l’autorizzazione a vendere un terreno agricolo in zona Malòda contenente una cascina riattata e una più piccola in fase di riattamento. Beni che la precedente proprietaria aveva ceduto lo scorso gennaio al Comune al vantaggioso prezzo di 12’500 franchi, mentre la stima fatta dal Cantone indica per i due edifici un valore rispettivamente di 150mila e 80mila franchi. Per entrambi gli oggetti il carattere abitativo completo è dato e gli stessi possono dunque essere commercializzati come case di vacanza.