laR+ Grigioni

Altri tronchi per proteggere la strada della Val Calanca

A monte della tratta dove è previsto il futuro vallo di protezione saranno posati degli alberi per arrestare o rallentare eventuali cadute di massi

‘Svolgono la loro funzione molto bene’
7 giugno 2024
|

Come noto tra il bivio per Castaneda e la galleria Segheria Buseno la strada della Val Calanca sarà spostata a valle per lasciare spazio a un vallo di protezione di 8 metri di altezza e 240 di lunghezza, così da garantire la massima sicurezza agli utenti. Prima di realizzare quest'opera sarà però necessario sistemare la vecchia strada cantonale per garantire il transito del traffico senza interruzioni. Nel frattempo a monte dell'attuale tracciato saranno posati a terra, uno affianco all'altro, altri tronchi con l'obiettivo di arrestare o rallentare eventuali cadute di massi. Alberi che in altri punti sono già presenti e che «svolgono la loro funzione molto bene», sottolinea a ‘laRegione’ Sven Fehler, responsabile per i progetti del Circondario 2 di Mesocco dell'Ufficio tecnico dei Grigioni (Utg).

‘Ridurre al minimo le espropriazioni’

Per quanto riguarda la sistemazione della vecchia cantonale – così da soddisfare i requisiti odierni, come larghezza o carico massimo ammissibile –, i lavori dovrebbero iniziare ancora quest'anno. Infatti il progetto è definito e in fase di ultimazione. Progetto che sarà però dapprima posto in consultazione – privati ed enti interessati potranno inoltrare osservazioni –, visto che «sarà necessario espropriare alcune porzioni di terreno», precisa Fehler. In ogni caso, «l’obiettivo è di cercare di ridurre al minimo queste espropriazioni». Inoltre, in una relazione tecnica saranno integrati anche i calcoli sull'impatto fonico e un catasto degli anfibi: «Gli enti preposti indicheranno se sarà necessaria una compensazione ecologica».

Rinviata al 2025 la ricostruzione dei muri a lato della carreggiata

Ricordiamo che da un rapporto geologico, lungo la tratta in questione, erano emersi oltre 30 punti che presentano masse rocciose instabili. Non tutti questi punti necessitano di interventi urgenti, ma in zona Revetell vi sono quattro masse rocciose che vanno rimosse il più presto possibile. Idealmente l'Utg vorrebbe intervenire tramite brillamenti o cuscini pneumatici in autunno, tra settembre e ottobre. Sono quindi ora in corso i preparativi per i lavori di disgaggio roccia con i rispettivi capitolati. In altre parole il Cantone dei Grigioni darà mandato a una impresa privata di effettuare gli interventi. Sempre in quest'area proseguono nel frattempo i lavori per il ripristino della strada danneggiata dall'ultima frana che l'ha colpita. In questo contesto è necessario anche rifare i muri di sostegno presenti a lato della carreggiata. Tuttavia, a causa degli interventi di disgaggio roccia, «la costruzione dei muri è stata rimandata al 2025», conclude Fehler.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔