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Oltre 30 punti instabili lungo la strada della Val Calanca

Gli interventi più urgenti per mettere in sicurezza la carreggiata saranno svolti verosimilmente in settembre in zona Revetell

I lavori di rimozione causeranno la chiusura di almeno mezza giornata
21 maggio 2024
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Sono più di 30 i punti lungo la strada della Val Calanca tra il bivio per Castaneda e la galleria Segheria Buseno che presentano masse rocciose instabili. È quanto è emerso da un rapporto geologico presentato recentemente all’Ufficio tecnico dei Grigioni (Utg). Rapporto che ha permesso di individuare le soluzioni migliori per mettere in sicurezza queste zone, così da evitare il più possibile che ulteriori frane cadano sulla carreggiata. Carreggiata che sarà inoltre, come noto, spostata a valle, visto che sull’attuale strada cantonale sarà costruito un vallo di protezione. Prima però bisognerà sistemare la vecchia cantonale, per garantire il transito del traffico senza interruzioni, in particolare per i veicoli pesanti.

«Non tutti gli oltre trenta punti necessitano di interventi urgenti», afferma a ‘laRegione’ Sven Fehler, responsabile per i progetti del Circondario 2 di Mesocco dell'Utg. Il rapporto geologico ha però confermato che «in zona Revetell vi sono quattro masse rocciose che vanno rimosse il più presto possibile tramite brillamenti o con cuscini pneumatici». In questo caso l’Utg – in collaborazione con l’Ufficio foreste e pericoli naturali – è quindi al lavoro (anche a livello pianificatorio) «con l’obiettivo di iniziare i lavori nei tempi più brevi possibili, ovvero in settembre».

Particolare attenzione a non danneggiare la fibra ottica

Particolare attenzione sarà posta sulla strada cantonale attuale, visto che a seguito della rimozione delle masse rocciose instabili, «molto probabilmente alcuni detriti cadranno sulla carreggiata, sotto la quale si trova il cavo in fibra ottica della valle», precisa Fehler. «I lavori dovranno quindi essere svolti facendo sì che i massi fatti brillare generino blocchi non più grandi di circa 1,5 metri cubi. Blocchi di tale dimensione potrebbero rovinare leggermente la strada, ma non la fibra ottica». I danni alla carreggiata dovrebbero dunque risultare minimi e questo permetterà anche di riaprirla – durante gli interventi verrà infatti chiusa, come accaduto alla fine di aprile – in tempi molto brevi: «Se tutto andrà bene, sarà una questione di almeno mezza giornata». Dopo questi lavori, l’Utg «procederà a fasi» anche negli altri punti instabili individuati, rimuovendo i massi con altri brillamenti o cuscini pneumatici oppure mettendoli in sicurezza con reti di protezione o fissandoli tramite ancoraggi.

Avvio della sistemazione della vecchia cantonale ‘ancora quest’anno’

Per quanto riguarda il vallo di protezione di 8 metri di altezza e 240 di lunghezza, si conferma l’ipotesi di una sua realizzazione dopo aver sistemato la vecchia cantonale per soddisfare i requisiti odierni, come larghezza o carico massimo ammissibile. «Anche in questo caso l'intenzione è iniziare i lavori ancora durante quest’anno», precisa Fehler. Ricordiamo che questa sorta di ‘diga’ sarà costruita sull’attuale strada cantonale e più precisamente dall'altezza del ponte sulla Calancasca presso il lago di Buseno fino a poco dopo l'accesso per Buseno. L’opera permetterà di garantire la massima sicurezza agli utenti della strada, evitando quindi che massi e detriti cadano nuovamente sulla carreggiata.

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