Nell’incidente ha perso la vita un 62enne residente a Domodossola. Il 58enne mesolcinese, che ha subito lievi ferite, si trova in carcere a Monza
Omicidio colposo. È l’ipotesi di reato nei confronti di un 58enne mesolcinese – già sindaco di Roveredo e titolare di un garage e carrozzeria con sede in paese – a seguito di un incidente mortale avvenuto nelle prime ore di domenica scorsa, 11 febbraio, ad Agrate Brianza, in Lombardia. Lo ha riferito la Rsi, precisando che l’uomo è stato arrestato e che attualmente si trova in carcere a Monza. Vale ovviamente la presunzione di innocenza, ma se il reato fosse confermato rischia fino a 7 anni di detenzione.
Nel frontale tra due furgoni avvenuto poco dopo la mezzanotte sulla strada provinciale 13 (a circa 70 chilometri dal confine con la Svizzera) ha perso la vita un 62enne residente a Domodossola che per lavoro consegnava i giornali alle edicole di primo mattino: dopo il terribile scontro tra le due vetture – condizionato verosimilmente anche dalla scarsa visibilità dovuta all’oscurità e alle condizioni meteorologiche avverse –, le sue condizioni sono apparse sin da subito gravissime ed è infatti deceduto poche ore dopo essere stato trasportato all’ospedale di Monza.
L’ex sindaco di Roveredo ha da parte sua subito ferite meno gravi, ma è stato comunque trasportato all’ospedale San Raffaele di Milano per gli accertamenti del caso. Per il 58enne mesolcinese incarcerato vale la presunzione di innocenza. Concretamente in questi casi in Italia una condanna per omicidio colposo prevede una pena detentiva tra i due e i sette anni. Sempre stando alla Rsi, gli inquirenti devono inoltre ancora stabilire se fosse in condizione di guidare (faranno chiarezza le analisi del sangue alle quali è stato sottoposto) e se fosse o meno in possesso della patente di guida.