Grigioni

Due copresidenti per l’Alleanza di Centro moesana

Designati Piera Furger e Fabrizio Keller. Compiti ripartiti in comitato per rappresentare meglio gli interessi della popolazione

Piera Furger e Fabrizio Keller
(Ti-Press)
5 dicembre 2023
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Nuovo vertice per l’Alleanza di Centro, sezione Moesa, riunitasi recentemente a Mesocco anche per tracciare un bilancio delle attività degli ultimi anni e discutere l’agenda futura. L’assemblea ha anzitutto deciso all’unanimità di modificare gli statuti introducendo la facoltà di nominare un presidente oppure due copresidenti e l’allargamento del comitato da 7 a 9 membri per garantire una migliore rappresentanza di genere e di tutte le sensibilità locali. Il presidente ad interim Fernando Bertossa ha quindi formulato una proposta per la sua suc­cessione. Il gruppo di lavoro ha proposto una copresidenza di Piera Furger e Fabrizio Keller, designati per acclamazione. Idem il comitato formato da Fernando Bertossa, Alex Fasani, Giordano Paggi, Elena Fumi, Moreno Lussana, Christian Milesi e Roberto Lia.

I copresidenti hanno ricordato l’importanza che l’Alleanza di centro riveste a livello federale, cantonale e regionale. In particolare nel Moesano con una rappresentanza di tre granconsiglieri su cinque chiamati ad assumere un ruolo di primo piano nella difesa degli interessi regionali: si tratta di Eleonora Righetti (Roveredo), Rosanna Spagnolatti (Calanca) e Piera Furger (Me­socco). È necessario – è stato sottolineato durante l’assemblea – che i granconsiglieri siano sostenuti da tutti i membri del partito, così da trovare una forte legittimazione popolare e rispondere in modo diretto alle aspettative degli abitanti.

Pure affrontato il rafforzamento della presenza dei giovani e delle donne quali membri attivi. “Già oggi – sottolinea la sezione in un comunicato – la presenza dei giovani è un dato di fatto e il recente brillante risultato della granconsigliera Eleonora Righetti nell'elezione del Consiglio nazionale ne è una chiara dimostrazione”. È stato infine deciso di costituire un gruppo di lavoro che elabori una revisione dello statuto per definire scopi e principi più chiari per la sezione, come pure di verificare come una nuova organizzazione e una diversa ripartizione dei compiti possano meglio rappresentare gli interessi della popolazione, “motivando soci, simpatizzanti e organi ad agire in modo sempre più incisivo”.