Svariati progetti promossi e appoggiati dal Comune mirano a conservare gli alpeggi e ad aprirsi maggiormente al turismo
Intervistata da ‘laRegione’ lo scorso febbraio, la sindaca Dorothea Rigonalli-Buchs lo aveva sottolineato: la valorizzazione del territorio è uno dei temi prioritari per il Comune di Calanca. Un’affermazione che trova riscontro nella recente approvazione da parte dell’Assemblea comunale del credito necessario per restaurare l’antica mulattiera che parte dagli 800 metri di Arvigo e arriva ai 1’100 di Braggio. Un percorso di 13 tornanti che attraversa un impervio pendio boschivo (16% di pendenza media) realizzato nel primo decennio del Novecento e che fino alla costruzione della teleferica (1961) ha assicurato un fondamentale collegamento tra le due località in ogni stagione. Veniva percorso a piedi o con animali da soma, e in inverno forse anche da slitte. Dopo la costruzione nel 1996 della strada agricolo-forestale Cauco-Monte di Selma-Braggio, l’importanza della mulattiera come via di trasporto per i viveri e i beni è andata scemando. Resta d’interesse per il traffico pedonale e attualmente viene percorsa quasi esclusivamente a scopi turistici e di svago, principalmente a piedi e occasionalmente da qualche rampichino. Fa parte della rete dei sentieri escursionistici ufficiali, menzionata come diramazione rilevante dell’itinerario culturale ViaCalanca.
Come detto, durante l’ultima seduta l’assemblea ha approvato a larghissima maggioranza la concessione di un credito di 300mila franchi. Il Comune intende impegnarsi per completare il risanamento entro il prossimo quadriennio. Considerata l’importanza dell’investimento, si auspica che il carico finanziario possa essere sostenuto anche da enti pubblici e istituzioni svizzere sensibili alla salvaguardia e alla valorizzazione dei beni culturali e del paesaggio antropico. Il Comune potrà inoltre avvalersi del contributo del Parco Val Calanca, per il coordinamento della ricerca fondi e in seguito per la valorizzazione turistico-didattica. Dalla sala si è alzato l’auspicio che anche la mulattiera Selma-Landarenca sia presa in considerazione e valorizzata vista l’importanza storica che rappresenta.
La valorizzazione del territorio, aveva evidenziato la sindaca, passa anche dalla conservazione degli alpeggi situati sul vasto territorio comunale. In questo senso, durante l’assemblea Rigonalli-Buchs ha illustrato ai presenti il progetto per l’Alpe Rossiglione situato a quasi 2’000 metri di altitudine, promosso dall’Associazione sentieri alpini Calanca. È prevista la ristrutturazione della baita e della stalla per poi gestire un rifugio incustodito. Il preventivo ammonta a 700mila franchi e la partecipazione massima prevista da parte del Comune (tema di cui si discuterà in occasione della prossima Assemblea comunale) ammonta a 100mila franchi. La struttura verrebbe gestita come alloggio non custodito e sarebbe aperta possibilmente tutto l’anno (analogamente all’Alp de Fora). Si prevedono da 200 a 300 pernottamenti all’anno. Un progetto che secondo il Comune sarebbe molto apprezzato da parecchi escursionisti e potrebbe rivitalizzare in modo sostenibile la Calanca anche su questo lato della valle. I cittadini presenti all’assemblea sono stati informati anche sullo stato di altri due progetti di valorizzazione degli alpeggi, ovvero Stabveder e Stabiorell, volti anche a garantire una continuità delle attuali attività agricole. Per il primo – è stato segnalato durante la seduta – bisognerà valutare il modo di procedere in quanto la ditta incaricata dei lavori da carpentiere ha deciso di rinunciare all’aggiudicazione della commessa già deliberata dal Municipio. Per quanto riguarda invece l’Alpe Stabiorell, si è data notizia della conclusione dei lavori di manutenzione alla turbina idrica per la produzione di energia elettrica, all’impianto solare termico per poter garantire la produzione di acqua calda per la stagione appena iniziata. I lavori proseguiranno.
In conclusione è stato segnalato che il progetto di risanamento dell’acquedotto di Selma si trova nella fase di preparazione del finanziamento e prossimamente sarà presentato per la sua approvazione, mentre proseguono le valutazioni per realizzare un ponte sospeso tra Bodio e Cauco che si inserirebbe lungo il percorso del sentiero ViaCalanca.