Pianificati interventi, fra agosto e ottobre, per la messa in sicurezza sopra la strada dell'Engadina (H27) in Engadina Bassa
Nei prossimi decenni due formazioni rocciose instabili sopra la strada dell'Engadina (H27) in Engadina Bassa potrebbero rappresentare un rischio per la sicurezza degli utenti della strada. Grazie all'individuazione tempestiva da parte dell'Ufficio tecnico e dell'Ufficio foreste e pericoli naturali le prime misure di messa in sicurezza verranno attuate già in agosto.
Tra Martina e Vinadi, sul lato opposto rispetto alla centrale idroelettrica austro-elvetica sull'Inn, sporgono quattro blocchi rocciosi appoggiati l'uno sull'altro e uno sperone che è a rischio crollo. Per poter garantire anche in futuro la sicurezza degli utenti della strada nella zona Ovella, questa formazione rocciosa verrà in parte rimossa e messa in sicurezza. I lavori richiederanno limitazioni della circolazione a breve termine e dureranno circa tre mesi.
Per garantire uno svolgimento sicuro dei lavori, la carreggiata sul lato a monte dovrà essere chiusa durante l'esecuzione dei lavori. Dal 7 agosto al 10 ottobre, su un tratto di circa 300 metri, il traffico sarà gestito su una sola corsia mediante semafori. In singoli giorni sono possibili brevi chiusure della durata massima di 15 minuti.
I quattro massi di diverse dimensioni (tra i due e i 20 metri cubi) sono incastrati l'uno con l'altro sopra la strada dell'Engadina. Tra questi massi vi sono punti deboli costituiti da lastre di scisto e anche i più piccoli cambiamenti possono squilibrare i massi e farli crollare. Non è quindi possibile mettere in sicurezza questa formazione a lungo termine, motivo per cui i massi dovranno essere rimossi a tappe. Durante i lavori i blocchi saranno assicurati contro crolli improvvisi con delle reti ancorate temporaneamente. Inoltre verrà installata una rete di protezione contro la caduta di massi temporanea, al fine di proteggere la strada e i suoi utenti durante i lavori di pulizia della roccia.
Circa 150 metri più a nord, uno sperone in scisto calcareo presenta due grandi fessure. Questo sperone è già fissato da vecchi ancoraggi. Non sono noti lo stato e il momento in cui sono stati posati questi ancoraggi. Si presuppone un cedimento di questi nei prossimi decenni che potrebbe causare la caduta di parti dello sperone roccioso sulla carreggiata. Per assicurare a lungo termine la formazione, l'Ufficio tecnico in collaborazione con l'Ufficio foreste e pericoli naturali sta aggiungendo a questi ancoraggi delle nuove barre di ancoraggio permanenti. Per la messa in sicurezza della zona da episodi di caduta massi, durante i lavori di costruzione sulla sommità dello sperone verrà montata una rete di ritenzione provvisoria.