L'ormai ex commissario governativo Claudio Lardi ‘ha confermato che le attuali autorità comunali agirebbero con correttezza e rispetto reciproco’
A Roveredo, a livello istituzionale, si torna ufficialmente alla normalità. Il Consiglio di Stato grigionese ha infatti indicato che "rinuncia a ulteriori misure di vigilanza", dopo che nel 2021 aveva nominato l'ex consigliere di Stato e avvocato Claudio Lardi quale commissario governativo per il Comune. Lardi aveva rilevato i compiti e le funzioni formali del sindaco e diretto l'amministrazione comunale. Dopo le elezioni comunali dello scorso ottobre, aveva poi fornito sostegno al nuovo Municipio per quanto riguarda la gestione comunale e l'organizzazione, concludendo il suo mandato alla fine dello scorso marzo. L'ex commissario governativo ha quindi redatto un rapporto finale nel quale "ha confermato che le attuali autorità comunali agirebbero con correttezza e rispetto reciproco", si legge in un comunicato. "Gli eletti hanno dimostrato di aver assunto la propria responsabilità politica nei confronti della popolazione di Roveredo, di rispettare le regole del gioco fondamentali per l'attività delle autorità e di agire nell'interesse del bene comune". Di conseguenza Lardi, nel suo rapporto, ha indicato che non sono più necessarie misure di vigilanza. Il governo retico ha dunque accolto questa indicazione e "ringrazia Claudio Lardi per lo straordinario e concreto servizio reso".
Il Municipio di Roveredo ha preso atto della risoluzione governativa in occasione dell’incontro di martedì scorso con il capo dei Comuni Grigionesi Thomas Kollegger e il commissario governativo Claudio Lardi. Ed esprime soddisfazione per la decisione e per le conclusioni cui il Governo è giunto “chiudendo così definitivamente un periodo travagliato per il nostro Comune”. Lardi, sottolinea con soddisfazione l’esecutivo locale, ha confermato che le attuali autorità comunali agirebbero con correttezza e rispetto reciproco: “Gli eletti – sottolinea il Municipio rifacendosi alle conclusioni – hanno dimostrato di aver assunto la propria responsabilità politica nei confronti della popolazione di Roveredo, di rispettare le regole del gioco fondamentali per l’attività delle autorità e di agire nell’interesse del bene comune”.