Grigioni

San Vittore: audit esterno e querele archiviate dalla Procura

Coira ha firmato due Decreti d’abbandono per la sindaca e un membro della Gestione denunciatisi a vicenda. Istituto analizzerà l’Amministrazione comunale

(Ti-Press)
18 maggio 2022
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Querela e controquerela, entrambe finite in due Decreti d’abbandono cresciuti in giudicato senza strascichi giudiziari. È stata recentemente archiviata dalla Procura pubblica dei Grigioni la ‘querelle’ giudiziaria scoppiata un anno fa tra la sindaca di San Vittore Nicoletta Noi-Togni e il membro della Commissione di gestione Kilian Bai. Lei dopo la turbolenta Assemblea comunale del 6 aprile 2021 lo aveva denunciato per diffamazione, calunnia e violazione del segreto d’ufficio. Ipotesi di reato che lui ha rispedito al mittente – con tanto di controquerela per reati contro l’onore – ritenendo di aver agito nel rispetto delle leggi. Tema del contendere: la mozione Bai, da lui esplicitata durante l’Assemblea e poi messa ai voti, che chiedeva di sospendere, condizionandoli a verifiche, gli aumenti salariali e dei pensum lavorativi proposti dalla maggioranza municipale a favore dell’allora impiegata amministrativa del Comune. Sospensione chiesta dopo una serie di primi accertamenti – sull’evoluzione dei salari dell’Amministrazione comunale negli ultimi cinque anni – eseguiti da Bai medesimo e dai quali a suo dire sarebbero emerse possibili discrepanze nei precedenti adeguamenti salariali e cambi di funzione decisi sempre dall’Esecutivo senza pubblico concorso.

Il dubbio permane

Per andare a fondo della questione, Bai chiedeva nella medesima mozione d’istituire un’apposita commissione di verifica delle risorse umane del Comune, che coinvolgesse all’occorrenza un legale specializzato. Contrariamente a quanto da noi pubblicato il 14 giugno 2021, dal verbale dell’Assemblea non risulta in effetti che sia stato bocciato il punto due della mozione (commissione ad hoc), ma nemmeno figura chiaramente che sia stato votato, al contrario del punto uno che è stato di sicuro accolto con 49 sì, 11 contrari e 10 astenuti. Secondo la sindaca, interpellata oggi dalla redazione, il punto due non è stato votato; secondo Bai invece lo è stato, essendo da ritenere parte integrante della mozione e indicando la modalità con cui eseguire le verifiche. Bai aggiunge peraltro di essere stato convocato dal Municipio, la settimana successiva l’Assemblea, per discutere la composizione della commissione che a suo dire doveva comprendere due municipali, due membri della Gestione e il segretario comunale quale capo del personale; da qui la sua convinzione che l’istituzione della commissione mista sia stata correttamente votata dall’Assemblea e come tale recepita dal Municipio. Trascorsi dodici mesi da allora, la sindaca spiega che il Municipio, attingendo a mezzi finanziari a disposizione per questi scopi, ha nel frattempo avviato l’iter per effettuare un audit sull’Amministrazione comunale incaricando un istituto esterno.

Nessuno ha penalmente sbagliato

E veniamo al côté penale. Secondo la Procura, Bai non ha violato la legge esternando all’Assemblea dubbi quale membro della Gestione che "aveva il diritto e l’obbligo di verificare la gestione del Comune". Secondo Coira non ha infranto il segreto d’ufficio "non essendosi avvalso di fatti non noti o non accessibili al pubblico per effettuare la sua breve verifica". Quanto al fatto di aver diffuso l’esito della propria ricerca, "non è ravvisabile un interesse pubblico o privato preponderante alla segretezza" e anzi "appare opportuno che le constatazioni potenzialmente rilevanti della Gestione o di uno dei suoi membri vengano esternate e discusse durante l’Assemblea comunale". Sollevando un tema "di sicura importanza", prosegue la Procura, Bai ha agito "in maniera razionale e costruttiva" sebbene sia intervenuto "in maniera forte e decisa, ma senza oltrepassare i limiti del penalmente consentito nell’ambito del dibattito politico". Quanto poi ai reati contro l’onore, la sindaca gli contestava il fatto di aver sollecitato, tramite le richieste verifiche, il ripristino dello Stato di diritto. Tuttavia così facendo – motiva la Procura – il membro della Gestione "non ha accusato i municipali di essere persone disprezzabili. Ha semplicemente messo in dubbio il loro agire, in quanto politici, limitatamente agli aumenti dei pensum lavorativi e ai cambi di funzione". La sindaca era invece stata controdenunciata sia per le critiche espresse sulla mozione Bai durante un’Assemblea, sia per aver spiegato al nostro giornale, in un articolo apparso il 14 giugno 2021, di averlo querelato anche per violazione del segreto d’ufficio, ciò che secondo il diretto interessato rischiava di creargli problemi sul piano professionale essendo fiduciario, ambito nel quale la riservatezza è un punto cardine. Ma la sindaca – scrive la Procura – lo aveva fatto senza prendere posizione in merito e contestualizzando il tutto nel clima politico molto teso instauratosi a San Vittore. Informazioni, quelle pubblicate sulla ‘Regione’, che la Procura ritiene "di sicuro interesse per l’opinione pubblica". In generale Coira osserva inoltre che la sindaca non ha agito per interessi personali o di terzi ma considerando quello della collettività.

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