È stato inaugurato lo storico edificio ristrutturato. Il sindaco Samuele Censi è soddisfatto anche perché gli spazi sono già tutti occupati
La Ca’ Rossa di Grono «è finalmente tornata a vivere». È decisamente soddisfatto il sindaco di Grono Samuele Censi, dopo l’inaugurazione ufficiale dell’edificio ristrutturato – risalente al 1721 e considerato un monumento storico d’importanza nazionale – avvenuta lo scorso 4 maggio alla presenza di un centinaio di persone, dei bambini delle scuole elementari che hanno proposto un intrattenimento musicale e di diverse autorità regionali e comunali (compreso il Municipio in corpore). Infatti gli spazi a disposizione sono già «tutti occupati»: durante l’estate scorsa si erano già insediati la Fondazione servizio ortopedagogico dei Grigioni e il Servizio di psichiatria infantile e giovanile cantonale. Ha poi trovato spazio anche l’Ufficio regionale curatori professionali e dal 1° giugno diventerà la seda della Pro Grigioni italiano (Pgi) sezione Moesano. Pgi che aveva già occupato la Ca’ Rossa in passato assieme ad esempio all’Organizzazione regionale del Moesano, alla scuola dell’infanzia e a quella di musica. È inoltre stata mantenuta la cosiddetta sala degli stucchi, dove si possono celebrare matrimoni civili. «È sempre stata un punto di riferimento a livello regionale e un simbolo del comune. E ora torna a esserlo», sottolinea Censi.
Ricordiamo che la Ca’ Rossa – di proprietà del Comune di Grono – ha però anche passato momenti più bui. Tra il 2012 e il 2018 è infatti stata sede di diverse società cosiddette bucalettere: l’auspicio era quello di generare un polo tecnico-informatico, ma l’iniziativa ha dato alla luce solo una situazione fortemente ambigua. Nel 2018 è così intervenuto il Municipio che ha dato il via a una collaborazione con la Supsi nell’ambito di uno studio d’architettura d’interni. Da questa esperienza sono così emerse nuove idee relative al futuro dell’edificio. Idee che hanno portato il Municipio a optare per una ristrutturazione degli interni, mantenendo inalterato l’aspetto esterno. Il 31 marzo del 2021 il Consiglio comunale ha dunque approvato il credito di 790mila franchi per la riqualifica della Ca’ Rossa, come proposto dall’esecutivo. In particolare è stato effettuato un risanamento termico dell’edificio: è stato installato un nuovo sistema di riscaldamento (caldaia a pellet) per un investimento di 320mila franchi e sono stati sostituiti i serramenti (135mila franchi). Sono inoltre stati sostituiti i servizi e l’edificio è stato completamente tinteggiato mantenendo il colore attuale delle facciate.