Una decina di botti saranno udibili in buona parte dell’abitato tra metà gennaio e inizio marzo
Tra metà gennaio e inizio marzo gli abitanti di Grono dovranno convivere con il rumore provocato da una decina di esplosioni dovute ai lavori (iniziati a dicembre) di manutenzione e di messa in sicurezza del fiume Calancasca. Interventi che in questo periodo “si concentreranno in particolare sulle opere di sbancamento dell’alveo in roccia a monte della Mater Christi”, si legge in un comunicato diffuso dal Municipio. E “l’abbassamento dell’alveo avverrà con l’utilizzo di cariche esplosive”. L’esecutivo fa poi notare che il rumore delle esplosioni “sarà amplificato dalla conformazione della Calancasca all’apice del conoide che fungerà da cassa di risonanza” e potrà quindi essere udito “in buona parte dell’abitato di Grono”.
In ogni caso durante i lavori – eseguiti da personale qualificato sotto la stretta sorveglianza di un geologo incaricato dal Municipio – “saranno strettamente rispettate le normative in vigore per quanto concerne l’utilizzo di esplosivo, affinché la sicurezza di persone e cose sia sempre garantita”. In questo contesto, “prima dei brillamenti sarà vietato l’accesso in un raggio di circa 100 metri, ciò che comporterà la chiusura temporanea del sentiero che collega Grono a Nadro”. Anche la strada per la Calanca rimarrà brevemente chiusa “in corrispondenza del tornante nel momento del brillamento”. Queste chiusure temporanee saranno debitamente segnalate.
Il Municipio ricorda infine che “l’imminente accensione delle mine verrà preannunciata con 5 suoni prolungati (primo segnale, avviso di brillamento), seguiti da 3 suoni brevi (secondo segnale, innesco-sparo). Il cessato pericolo verrà dato con 1 suono prolungato (terzo segnale, fine del brillamento)”. I tre segnali saranno udibili solo nella parte alta dell’abitato di Grono.