Grigioni

Covid, bilancio positivo per la strategia di test grigionese

Da quando nelle aziende e nelle scuole vengono svolti test regolari non si sono più verificati focolai, scrive il governo grigionese

(Ti-Press)
31 marzo 2021
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Numero di casi costante, mentre in quasi tutta la Svizzera è in aumento, niente più focolai in scuole e aziende, indice di riproduzione Rt tra i più bassi: è un bilancio positivo, quello della strategia attiva di test che il Canton Grigioni ha applicato da due mesi.

In base a quanto scrive il governo cantonale, oltre il 35 per cento della popolazione si sottopone regolarmente ai test; dato che sale al 45 per cento se si considera la popolazione mobile (dai 5 ai 64 anni)

A causa dell'elevata mobilità durante i mesi invernali era atteso un aumento dei casi nell'ordine del 20 per cento. Grazie ai test preventivi nelle aziende tuttavia il numero di casi è rimasto stabile. Ciò ha permesso di rinunciare a provvedimenti più stringenti quali la chiusura dei comprensori sciistici che, secondo una stima del Forum economico dei Grigioni, avrebbe comportato 320 milioni di costi aggiuntivi.

Identificati 200 casi asintomatici

Da inizio febbraio oltre 1500 aziende e circa 50mila collaboratori partecipano ai test regolari nelle aziende. Inoltre più di 21 900 allievi, insegnanti e collaboratori di 144 scuole dell'obbligo e scuole medie superiori grigionesi partecipano ai test su base volontaria.

Da quando nelle aziende e nelle scuole vengono svolti test regolari non si sono più verificati focolai. Finora i test nelle aziende e nelle scuole hanno permesso di individuare rispettivamente 193 e 16 persone asintomatiche.

I test regolari nelle aziende danno sicurezza ai collaboratori e ai clienti e permettono di mantenere l'operatività delle aziende. Inoltre le aziende partecipanti traggono beneficio da un adeguamento della regolamentazione relativa alla quarantena: i collaboratori che hanno avuto contatti stretti con una persona infetta (meno di 1,5 metri per oltre 15 minuti senza protezione adeguata) non sono tenuti a mettersi in quarantena. Possono continuare a lavorare, purché non abbiano sintomi e nel quadro dei test quotidiani in azienda continuino a presentare un risultato negativo per sette giorni. Una volta trascorsi questi sette giorni riprende il ritmo abituale in cui vengono effettuati i test.

Dall'analisi del contact tracing è emerso che durante la quarantena solo una persona su dieci sviluppa la malattia. Le assenze sul lavoro comportano perdite milionarie per l'economia. I test nelle aziende e l'adeguamento delle regole relative alla quarantena permettono sia di individuare persone positive sia di ridurre le perdite economiche.