Le opere inizieranno nel 2021, per un investimento di 25 milioni. Si prevede la realizzazione di ponti, tratti di strada e la riconfigurazione dell'abitato di Bondo
Scelto il progetto che permetterà di apportare gli interventi necessari per far tornare alla normalità le località della Val Bondasca, colpite violentemente dalla spaventosa frana staccatasi dal Pizzo Cengalo nell’agosto del 2017. Il progetto, riferisce la Rsi, prevede la riconfigurazione dell’abitato di Bondo e dei nuclei circostanti, la realizzazione di tre ponti, tratti di strada e degli argini dei fiumi Bondasca e Maira. Il progetto vincitore, selezionato da un’apposita giuria, è stato elaborato dallo studio Conzett Bronzini Partner SA con sede a Coira. Anna Giacometti, sindaco di Bregaglia, presidente della giuria e da sempre in prima linea dopo la catastrofe naturale, ha spiegato che “questo progetto ci ha convinti tutti, poiché in pratica risolve tutti i problemi”, come è il caso del ponte che collegherà Bondo a Promontogno. Le opere inizieranno nel 2021, per un costo complessivo di 25 milioni di franchi, sostenuti da Coira e Confederazione.