Bellinzonese

Riconoscimento ‘Slow Food’ a Meret Bissegger

La Chiocciola 2025 è stata assegnata alla cuoca attiva a Malvaglia: premiate la stagionalità e la consapevolezza dell'origine dei prodotti utilizzati

Consegnata a Bellinzona
24 marzo 2025
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È stata assegnata a Meret Bissegger la Chiocciola 2025 di Slow Food Ticino, il riconoscimento che ogni anno premia strutture o personalità particolarmente vicine all’approccio promosso dal movimento internazionale che coinvolge centinaia di migliaia di persone in oltre 160 Paesi. La cuoca (e non solo) attiva nella Casa Merogusto a Malvaglia "è riuscita a portare avanti i concetti tanto cari a Slow Food: la stagionalità dei prodotti da utilizzare, la consapevolezza dell’origine dei prodotti, la conoscenza dei produttori e del sostegno che ognuno di noi, con scelte consapevoli, possiamo dar loro", si legge in un comunicato. Meret Bissegger, instancabile ambasciatrice di Slow Food, è molto conosciuta sia in Ticino sia in Svizzera per una cucina quasi solo a base di verdure, fantasiosa e ricca di gusti sorprendenti. Ha messo radici in valle di Blenio "con il desiderio di proporre delle esperienze particolari ai clienti: corsi sulle erbe selvatiche, sulla zucca, sulle verdure e le castagne; numerose tavolate, cene per una ventina di commensali riuniti attorno a un solo tavolo a cui trasmette con entusiasmo quanto ha imparato sperimentando nella sua cucina". La Chiocciola 2025 è stata consegnata sabato scorso, 22 marzo, in occasione dell’assemblea annuale dei soci di Slow Food Ticino, svoltasi nella sede dell’Associazione Terza Età a Bellinzona.

Assemblea che ha inoltre permesso di ripercorrere i numerosi eventi svolti durante il 2024 dalla Condotta Ticino e di lanciare le prossime attività: una buona quindicina di eventi di vario tipo è già in calendario (maggiori informazioni su www.slowfoodticino.ch). Durante la seduta è anche stato riconfermato per un altro mandato di due anni il presidente uscente Franco Lurà, mentre il comitato è stato parzialmente rinnovato.

Il movimento internazionale Slow Food si impegna "a custodire le culture e le tradizioni gastronomiche locali, a risvegliare l’interesse per le origini e i sapori dei cibi che portiamo in tavola e a sensibilizzare sull’impatto che le nostre scelte alimentari hanno sui modelli di produzione e di distribuzione e, di conseguenza, sul nostro ecosistema". In altre parole promuove il diritto al cibo buono, giusto e pulito per tutti, e si impegna in favore della biodiversità, così come contro lo spreco alimentare. “Grazie ai suoi sostenitori opera per custodire cibi e sapori autentici, sostenibili e di qualità, frutto del lavoro di produttori radicati nel territorio”.