Le considerazioni della Commissione della gestione sul Preventivo 2025 licenziato dal Municipio
Programma degli investimenti poco realistico, spese correnti da contenere e riflessioni necessarie sul moltiplicatore. Sono alcune delle considerazioni della Commissione della gestione del Consiglio comunale di Biasca, chiamata ad analizzare il messaggio municipale sul Preventivo che per il 2025 prevede un disavanzo d'esercizio di 1,8 milioni di franchi (che, se confermato, unitamente al dato per il 2024, sarebbe il quarto disavanzo consecutivo). Il messaggio sarà discusso in occasione della seduta del Legislativo di lunedì 24 febbraio.
Nel suo rapporto, la Commissione invita il plenum ad approvare il Preventivo 2025, ma non risparmia di richiamare l'attenzione su alcuni punti del documento allestito dal Municipio, secondo cui, nonostante il prospettato risultato negativo, la situazione finanziaria del Comune rimane solida grazie al buon livello del capitale proprio. Ciò che giustifica la richiesta di mantenere il moltiplicatore d'imposta al 95%, afferma l'Esecutivo, la cui volontà è di garantire i servizi attualmente offerti alla cittadinanza e proseguire con le opere iniziate nella passata legislatura.
Un dato che preoccupa la Commissione riguarda l’aumento significato del divario, pari al 16,88%, tra il moltiplicatore politico e quello aritmetico, quest'ultimo dato passato dal 97% del 2023 al 108% del P24, fino ad arrivare al 112% messo a Preventivo per il 2025. Per la Gestione si tratta di “un chiaro segno che la situazione sta diventando sempre più precaria”. Per il momento i commissari condividono la scelta del Municipio di voler confermare il moltiplicatore politico al 95% (“in questo periodo – si legge nel rapporto – un rialzo potrebbe risultare un aggravio ulteriore per le famiglie, già confrontate con l’aumento generale dei prezzi e dei costi della salute”), ma ritengono “che il tutto debba essere messo sotto attenta analisi per il futuro prossimo”, in ragione “della tendenza dei disavanzi che in questi ultimi anni sono sempre stati più evidenti e solo parzialmente ridotti in sede di consuntivo”.
Per la Commissione un ulteriore campanello d'allarme è rappresentato dal fatto che, “per la prima volta da parecchi anni”, si stima un livello di capitale proprio, a fine 2025, di 10,2 milioni di franchi, inferiore al gettito base cantonale. Ciò che “deve rappresentare lo sprone per porsi seriamente come priorità quella di attuare delle misure più incisive, rispetto a quanto si intravede con questo preventivo, per garantire la sostenibilità futura del Comune”.
Nel rapporto si ricorda che “l’instabilità economica che contraddistingue questi periodi, l’aumento degli oneri del personale e gli aggravi finanziari unilaterali riversati al Comune, da parte dell’autorità cantonale, sono alcuni dei principali motivi del disavanzo”. Pur consapevole dei limitati margini di risparmio, la Gestione ribadisce la necessità “di implementare da subito una serie di misure, sia dal lato delle uscite come delle entrate, allo scopo di arginare il deficit strutturale e non caricare eccessivamente le finanze comunali”. Rispetto al 2024, le spese correnti sono stimate in aumento del 2,89%, in gran parte da ricercare nei costi riguardanti il personale, pari a 12,5 milioni e saliti di 685mila franchi rispetto al 2024 (+5,77%, +11,07% rispetto al 2023). Spese per il personale che rappresentano il 40,23% del totale dei costi. Un dato ritenuto troppo elevato dalla Commissione, che si aspetta un migliore assetto operativo della distribuzione dell’organico all’interno dell’amministrazione al fine di stabilizzare il costo, “in costante crescita in questi ultimi anni su livelli che difficilmente potranno essere sostenuti nel prossimo futuro”.
Passando al capitolo degli investimenti, il programma presentato dal Municipio (investimenti netti per 9,6 milioni, autofinanziati solo in ragione del 2,45%), viene ritenuto, allo stato attuale, poco realistico e difficilmente attuabile. Si segnala che su 42 opere previste, 12 (per un totale di 1,67 milioni di investimento lordo) non sono a oggi coperte da un credito approvato in Consiglio comunale. La Commissione sollecita dunque “l’urgenza di portare al più presto all’attenzione del Legislativo l’aggiornamento del piano finanziario e delle opere che possa meglio coniugare le possibilità future finanziarie del nostro Comune con le necessità e le priorità d’investimento”.