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Puntare sulle famiglie fa crescere Bellinzona

La popolazione è aumentata per il sesto anno di fila raggiungendo i 46’544 residenti (+647). Il sindaco Mario Branda: ‘Mantenere la densità di servizi’

Dall’aggregazione (2017) i residenti sono aumentati di 3’116 unità (+7,2%)
(Ti-Press)
29 gennaio 2025
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«Bellinzona probabilmente non sarà mai una città dove risiederanno miliardari, ma si adatta molto bene alle famiglie, grazie anche a un’importante densità di servizi e a un sistema complessivo che garantisce una qualità di vita elevata a prezzi accessibili». Una densità di servizi che Mario Branda vorrebbe perlomeno mantenere al livello attuale. Ricordiamo che Plr e Centro hanno recentemente proposto di limitare le nuove assunzioni in seno all'amministrazione comunale per contenere la spesa della Città. «L'obiettivo è far sì che la popolazione in aumento continui a beneficiare anche in futuro di questa disponibilità di servizi». E diminuire il personale che se ne occupa, stando al sindaco, non è ritenuta la strategia adatta per raggiungere tale scopo. Questo in un contesto che vede crescere i residenti per il sesto anno consecutivo, raggiungendo quota 46’544. Nel 2024 l'incremento è stato 647 abitanti, una cifra che corrisponde a un +1,4% rispetto a fine 2023. Si tratta del secondo aumento più consistente dopo quello del 2022, su cui aveva influito lo scoppio della guerra in Ucraina. Dati che confermano l'evoluzione demografica positiva: a partire dall'aggregazione (2017) i residenti sono infatti cresciuti di 3’116 unità (+7,2%), e solo nel 2018 è stata registrata una leggera flessione.

Fra le sfide anche lo sviluppo della mobilità ciclopedonale

Ma quali sono le sfide che comporta questo aumento costante della popolazione? «L’adattamento dei servizi all'evoluzione demografica», ribadisce Branda, ritenendo quindi necessari «potenziamenti ad esempio in ambito scolastico ed extrascolastico, ma anche in ambito sociale o per quanto riguarda la mobilità». In quest'ultimo settore l'intenzione è quella di «garantire a tutti di muoversi tranquillamente a Bellinzona. Come? Grazie al trasporto pubblico, ma anche in particolare con lo sviluppo della mobilità lenta ciclopedonale». In questo contesto vanno ad esempio citati il Piano della mobilità ciclistica – documento strategico presentato circa un anno fa che prevede misure volte a raddoppiare la percentuale di chi usa la bici entro il 2040 –, così come quello della mobilità pedonale attualmente in elaborazione.

Più nascite che decessi e molti arrivi ancora da Lugano

A dimostrazione che la Città è attrattiva in particolare per le famiglie, vi è anche il fatto che nel 2024 sono stati registrate più nascite (365) che decessi (359). Il saldo demografico positivo si rimpolpa però soprattutto grazie agli arrivi che sono stati 3’050 rispetto alle 2’410 partenze. Oltre la metà delle persone trasferitesi a Bellinzona l'anno scorso è giunta dal Ticino (56,6%), il 14,4% dal resto della Svizzera e il 28,7% dall’estero. E anche in questo caso si conferma una tendenza: per quanto riguarda gli arrivi dal Ticino, in vetta vi è ancora il Luganese (31,4%), seguito da Locarnese e Valli (23,7%), Bellinzonese (21,9%), Tre Valli (16,9%) e Mendrisiotto (6,1%). E pure analizzando i dati Comune per Comune, in cima alla classifica si trova, come nel 2023, Lugano (13,5% del totale degli arrivi dal cantone) seguito da Arbedo-Castione (9,5%) e Locarno (6,4%). Lugano che da parte sua, lo ricordiamo, nel 2024 ha praticamente marciato sul posto con un aumento contenuto dello 0,2%, per un totale di 68’507 residenti. Tornando a Bellinzona, poco più della metà delle partenze (50,7%) è stata verso il resto del Ticino, il 25,5% verso l’estero, il 19,9% verso la Svizzera e il 4% non ha indicato la destinazione. Per quanto riguarda le regioni nelle quali le persone si sono trasferite l'anno scorso, in testa c’è ancora il resto del Bellinzonese (27,8%), seguito da Locarnese e Valli (25,2%), Luganese (22%), Tre Valli (17,6%) e Mendrisiotto (7,4%). E pure nel 2024 il Comune verso il quale è andata la maggior parte degli ex residenti di Bellinzona è Arbedo-Castione (14,2%), seguito da Lugano (9,6%) e Riviera (6,2%).

Bellinzona verso i 20mila e Giubiasco verso i 10mila residenti

Analizzando invece i dati dei 13 quartieri, gli aumenti numericamente maggiori si registrano a Bellinzona (+370) e Giubiasco (+197) che raggiungono rispettivamente i 19’980 e i 9’552 residenti, che sommati corrispondono a oltre il 63% degli abitanti del Comune. «Il fatto che Bellinzona e Giubiasco si avvicinino speditamente alle soglie dei 20mila, rispettivamente dei 10mila residenti, mostra da un lato che la popolazione apprezza il fatto di abitare in zone centrali», rileva Branda. «Dall’altro questo dato è in linea con la Legge federale sulla pianificazione del territorio che prevede uno sviluppo centripeto degli insediamenti, concentrando le edificazioni in determinati luoghi». Per quanto riguarda gli altri quartieri, si segnala che, in termini percentuali, l’aumento più ampio è stato registrato nel quartiere di Sant’Antonio (+3,5%, corrispondente a 11 residenti in più rispetto a fine 2023). Pianezzo è invece quello che ha perso più abitanti in assoluto (-23), mentre Moleno registra il tasso di diminuzione più alto (-4,1%, per una decrescita però di appena 5 residenti).

116 nazionalità diverse

Per quanto riguarda la struttura della popolazione i bambini fino a 14 anni sono 6’284, la fascia d’età dai 15 ai 64 anni è composta da 30’111 persone, mentre gli over 65 sono 10’149. I residenti che hanno già compiuto 100 anni sono 26, e tra di loro il decano della Città ha 105 anni. Delle 46’544 persone residenti 22’732 sono uomini e 23’812 donne; i ticinesi sono 27’869, i confederati 5’735 e gli stranieri 12'922. Le nazionalità differenti sono 116: i Paesi più rappresentati, oltre alla Svizzera con 33’604 residenti, sono l’Italia (7’818), il Portogallo (843), l’Ucraina (320), l’Eritrea (311), la Bosnia e Erzegovina (289), il Kosovo (260), la Turchia (234), la Romania (227), la Spagna (221) e la Croazia (214).

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