La consigliera federale ha interagito in modo disinvolto con i minorenni con disabilità presenti nella struttura, ricevendo anche dei regali
Hanno vissuto una giornata di quelle speciali i 19 bambini e ragazzi che sono attualmente ospiti del centro per minorenni con disabilità della Fondazione Otaf (Opera ticinese per l’assistenza alla fanciullezza) a Bellinzona. Oggi pomeriggio, infatti, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha visitato i due edifici del centro aperto lo scorso 2 settembre in via Ghiringhelli. Una visita durante la quale la ‘ministra’ dell’Interno si è trovata a suo agio vista anche la sua formazione come assistente sociale e il suo passato in veste di direttrice della Scuola universitaria professionale di lavoro sociale e della sanità a Losanna.
Ad accoglierla, oltre al direttore dell’Otaf Roberto Roncoroni, anche i collaboratori della struttura, nonché il consigliere di Stato Raffaele De Rosa. Roncoroni ha dapprima brevemente presentato la Fondazione nata nel 1917 a Sorengo che inizialmente si occupava di bambini fragili, per poi, dal 1960, aiutare anche minorenni, e in seguito pure adulti, con disabilità. Oggi l’Otaf prende a carico circa 380 persone di tutte le età. Un presentazione ascoltata con molto interesse dalla consigliera federale, che è poi andata a trovare i veri protagonisti della struttura, ovvero i giovani ospiti. Baume-Schneider è entrata nelle diverse aule con disinvoltura, interagendo con i bambini e i ragazzi: ha dato il ‘cinque’, si è seduta in cerchio ascoltando una canzone e ha giocato con loro. Da parte loro i giovani ospiti hanno reagito con interesse e curiosità, regalando all’illustre visitatrice anche alcuni disegni. Non da ultimo, negli spazi dedicati alle terapie (come fisio o ergoterapia), si è rispettosamente tolta le scarpe, a dimostrazione del fatto che non si trattava della sua prima volta in una struttura del genere.
Ricordiamo che il centro per minorenni con disabilità recentemente aperto a Bellinzona ha colmato una lacuna nel Sopraceneri: fino a poco tempo fa mancava infatti una presa a carico, con un’offerta diurna e notturna, di allievi con importanti bisogni educativi. La struttura è suddivisa in due edifici all’interno del quartiere Parc-en-Ciel di proprietà dell’istituto di previdenza del Canton Ticino (Ipct): in una nuova costruzione di quattro piani vi si trovano infatti cucina, refettorio, aule, uffici amministrativi e spazi dedicati alle terapie, oltre che servizi su tutti i piani. La villetta storica in stile liberty ubicata proprio a fianco ospita invece il foyer con otto camere indipendenti, servizi e spazi comuni, dove attualmente passano la notte tre ospiti. In totale il centro potrà accogliere 24 bambini e ragazzi. L’inaugurazione ufficiale è prevista nella primavera del 2025.