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Pronzini a processo: oltre 150 persone lo sostengono

Bellinzona, l’appello lanciato dall’Mps ha raccolto parecchie adesioni: diversi i volti noti. Quanto rimarrà dalla raccolta fondi sarà devoluto ad Amnesty

Il deputato e consigliere comunale di Bellinzona
(Ti-Press)
1 ottobre 2024
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Finora oltre 150 persone hanno assicurato sostegno morale, e in molti casi anche finanziario, a Matteo Pronzini che il 17 ottobre comparirà a processo davanti alla Pretura penale per rispondere del reato di ingiuria. La vicenda risale al settembre 2021 quando il consigliere comunale del Movimento per il socialismo (Mps), intervenendo durante la seduta di legislativo sul caso dei decessi per Covid alla casa anziani di Sementina, aveva rivolto delle critiche al Municipio di Bellinzona per il ricorso interposto al Tribunale federale contro i servizi mandati in onda dalla Rsi. “I parenti degli ospiti deceduti – aveva detto Pronzini – hanno il diritto di elaborare il lutto e non di dover venire a conoscenza che il Municipio usa in modo abusivo i soldi pubblici per azioni temerarie d’intimidazioni di stampo mafioso”. Un’espressione non piaciuta all’Esecutivo che lo aveva quindi denunciato. Querela che un anno dopo era sfociata in una proposta di condanna pecuniaria pari a 4’000 franchi sospesa con la condizionale. Proposta contenuta in un decreto d’accusa firmato dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri. Ritenendosi innocente e difendendo la libertà d’espressione in politica, Pronzini ha impugnato il decreto. Ciò che significa affrontare il processo.

Meli, Marazzi e gli altri

L’appello lanciato dall’Mps due settimane fa mira appunto a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, a raccogliere adesioni morali e anche fondi per finanziare la difesa affidata all’avvocato Luca Allidi. «Ogni franco che avanzerà dalle spese legali sarà devoluto in beneficenza ad Amnesty International», assicura Pronzini. Fra le persone che ne sostengono la causa ve ne sono alcune attive in politica. Altri sono semplici cittadini, ma figurano anche l’avvocato e già procuratore pubblico e già giudice dei provvedimenti coercitivi Edi Meli, l’economista Christian Marazzi, il consigliere comunale di Mendrisio Elia Agostinetti (Alternativa-Verdi-Sinistra), il già portavoce del Ministero pubblico e già granconsigliere Sergio Arigoni, il professore liceale Paolo Galbiati, i consiglieri comunali di Lugano Dario Petrini (già Ps, ora Avanti con Ticino&lavoro) e Danilo Baratti (Verdi e ind.), i sindacalisti Vpod Agostino Soldini e Michela Bovolenta, il già granconsigliere comunista e già consigliere comunale di Lugano Gerry Beretta-Piccoli, il giornalista Libano Zanolari, il già municipale e già granconsigliere socialista Ivan Cozzaglio, i consiglieri comunali di Bellinzona Orlando Del Don (Avanti con Ticino&Lavoro - Più Donne - Noce) e Martino Colombo (Mps), il medico onsernonese e granconsigliere socialista Beppe Savary-Borioli.

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