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Morto sui monti di Prosito, ‘un validissimo collaboratore’

Il direttore dell’impresa edile Ennio Ferrari Sa ricorda il 43enne che ha perso la vita venerdì scivolando a 1’200 metri di quota

20 luglio 2024
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Amava la famiglia e i suoi due figli, ormai grandicelli, la professione di camionista e gruista, l’agricoltura cui si dedicava nei ritagli di tempo, l'hard rock e i concerti degli AC/DC, Prosito dov’è nato e cresciuto. E i suoi monti, situati proprio sopra la piccola frazione che fa parte del Comune di Riviera. Monti dove venerdì pomeriggio ha perso la vita durante un’escursione. «Era un validissimo collaboratore, serio e sempre disponibile». A ricordare il 43enne deceduto a causa di una caduta in montagna è Emilio Cristina, direttore dell'impresa edile Ennio Ferrari Sa di Lodrino: «Lo avevamo assunto un paio d’anni fa e si è subito inserito ottimamente nell’organico, facendosi voler bene dai colleghi. Una figura importante per la nostra ditta. E molto legata al territorio, cui dedicava le sue energie durante il tempo libero». Presente sui social, il 43enne condivideva spesso immagini relative anche alla professione: fra gli incarichi più recenti figura un trasporto di macchine da cantiere nella Valmaggia devastata dal maltempo. Come in altre occasioni più private, anche in questa aveva affiancato alle immagini parole di vicinanza e incoraggiamento alla gente colpita.

In un comunicato stampa la Polizia cantonale spiega che la scomparsa del 43enne è stata segnalata verso le 21 di venerdì. Si sapeva che in giornata si era spostato a piedi in direzione dell’alpe di Condell Zòtt, dove la famiglia è proprietaria di un rustico. In breve tempo si è attivata la macchina delle ricerche con il coinvolgimento del Soccorso alpino svizzero e della Rega, il cui elicottero ha sorvolato a lungo la regione. Finché la salma è stata individuata attorno a mezzanotte. Stando a una prima ricostruzione, l'uomo si trovava su un passaggio a circa 1'200 metri di altitudine ed è rimasto vittima di una caduta, scivolando lungo un pendio. Il recupero della salma si è reso possibile solo sabato mattina, vista l’impossibilità di raggiungere il luogo impervio durante la notte.