Un ricorso al Taf contesta l'aggiudicazione della commessa da 292 milioni: fintanto che sarà pendente, il cantiere non potrà cominciare
Secondo le ultime indicazioni, sembrava tutto indirizzato per poter avviare i lavori a inizio luglio, ma le Ffs dovranno pazientare ancora per poter dare inizio al cantiere per la costruzione, intesa come l'edificio vero e proprio dello stabilimento industriale, delle nuove Officine a Castione. Da noi contattato, l'ufficio stampa dell'ex regia federale conferma la notizia – anticipata dal Corriere del Ticino – dell'inoltro di un ricorso al Tribunale amministrativo federale (Taf) contro l'aggiudicazione del mandato da circa 292 milioni di franchi. Appalto ottenuto nelle scorse settimane dal Consorzio Officine Ticinesi (Oft), capitanato dall’azienda Csc Costruzioni Sa di Lugano. Il ricorso è stato inoltrato lo scorso 24 giugno da parte di uno degli altri due consorzi che hanno partecipato al concorso senza ottenere la commessa. I ricorrenti contestano l'aggiudicazione e chiedono che gli venga attribuito il mandato.
Difficile quantificare le tempistiche per l'evasione del ricorso: fintanto che sarà pendente, il cantiere non potrà partire. Peraltro la decisione del Taf potrebbe poi essere impugnata davanti al Tribunale federale. “Il progetto – informano le Ffs – prevede ancora procedure potenzialmente soggette a ricorso. Questo tuttavia rappresenta senza dubbio l'appalto più rilevante, sia dal punto di vista economico che della sua importanza per il rispetto del programma termini”. Inizialmente annunciata per fine 2026, negli scorsi mesi la previsione per la consegna dell'opera era già stata posticipata a fine 2027. Bisognerà capire se e in che misura il ricorso pendente potrà influenzare la consegna. Il prossimo autunno è inoltre già in programma la cerimonia per la posa della prima pietra. Sulla situazione, ci viene indicato, le Ffs informeranno a tempo debito.