Un'ala di un caccia Mirage III è stata posizionata all'entrata del museo in onore degli aviatori del passato e del presente
Il passaggio dei PC7 ha aperto al Forte Mondascia di Biasca la giornata dedicata all'inaugurazione di un’ala di un caccia Mirage III. Oltre a diversi ospiti, alla cerimonia ufficiale tenutasi il 19 aprile e organizzata dell'associazione For Ti, erano presenti 22 piloti della vecchia e nuova generazione. Come ha spiegato durante il suo intervento il presidente del museo militare, Osvaldo Grossi, la storia di questa ala vuole essere un segno di riconoscenza nei confronti di tutti i piloti militari ticinesi del passato e del presente. Recuperata dal museo diversi anni fa, l'ala è ora valorizzata e posizionata in bella mostra all'entrata del primo cancello del Forte. Durante la cerimonia ufficiale, sono intervenuti anche il brigadiere Christian Oppliger (vicecomandante delle Forze aeree svizzere) e il consigliere di Stato e direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi. Il cappellano militare, don Erico Zoppis, ha dal canto suo commemorato tutti i caduti in servizio.
La giornata è cominciata alle 10.45 con il passaggio nei cieli di Biasca della pattuglia Swiss Air Force PC7 Team, che con nove aerei si è esibita in diverse formazioni, a cui sono seguiti quattro passaggi a bassa quota di una coppia di caccia F/A-18 delle Forze aeree. Ciò che per il Forte Mondascia ha rappresentato un grande e significativo omaggio ai piloti ticinesi da parte dell'esercito svizzero. La cerimonia si è conclusa con i ringraziamenti del colonnello Beat Am Rhyn, coordinatore dell'evento.
Dal 1999 il Forte Mondascia ospita il museo, riconosciuto dal Dipartimento federale della difesa, dedicato alla cultura e alle tradizioni dell'esercito. Si possono trovare mezzi cingolati, corazzati, cannoni, altri veicoli, oggetti e cimeli di ogni tipo. Nel corso degli anni personaggi illustri si sono recati a Mondascia riconoscendone il valore storico, come ad esempio il consigliere federale Ueli Maurer, il comandante di corpo Dominique Andrey e il console David Vogelsanger. Una realtà che nel corso degli anni ha avuto la capacità di trasformarsi in un luogo di incontro e di interesse grazie a manifestazioni come il Military show, conferenze storiche, visite delle scolaresche e giornate di porte aperte con varie truppe in servizio.