Bellinzonese

Le scuse dopo le botte al Rabadan: caso chiuso

La giovane vittima ha accettato la conciliazione propostale dalla Procura e i due aggressori hanno fatto ‘mea culpa’

(Ti-Press)
29 marzo 2024
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Non un’inchiesta penale, ma una conciliazione. Che in tempi record è giunta a buon fine, con tanto di scuse fatte di persona in modalità ‘face to face’ negli uffici del Ministero pubblico. Caso chiuso e archiviato col consenso delle parti, dunque, per l’aggressione fisica subita da una giovane donna all’ultimo carnevale Rabadan di Bellinzona per mano di due membri della guggen capriaschese Amici della Fenice. Entrambi, riconoscendo l’errore fatto e assumendosene la responsabilità, avevano peraltro subito dimissionato dal gruppo carnascialesco. Il quale attraverso un comunicato stampa si era detto dispiaciuto dell’accaduto. Ne avevamo riferito una prima volta il 12 febbraio e la seconda volta il 14.

Dopo la querela sporta in Procura, la giovane assistita da un avvocato ha accettato la via conciliativa propostale, sfociata infine in un decreto di abbandono. Questo tipo di gestione dell'incarto è prevista dal Codice di procedura penale ed è praticata in Ticino sin dal 2018 con l’intento di concludere bonariamente e in tempi brevi vertenze di portata minore, le quali qualora seguissero la via ordinaria richiederebbero uno sforzo inquirente e giudicante sproporzionato e oneroso. Una via che nel 2022 (ultimo dato disponibile fornito dal Consiglio della magistratura) è stata percorsa in 184 casi, con esito positivo in quasi nove casi su dieci, confermato anno dopo anno. A occuparsene a tempo pieno è un segretario giudiziario in forza al Ministero pubblico, di lunga esperienza e debitamente formato in questo ambito.

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