Bellinzonese

Parchi giochi a Bellinzona: ‘Coinvolti i docenti degli asili’

Rispondendo a un'interpellanza di Manuel Donati e Luca Madonna, il Municipio ribadisce che vengono rispettate le norme di sicurezza vigenti

(Ti-Press)
21 febbraio 2024
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Quando si realizza un parco giochi nei pressi di una scuola dell'infanzia vengono coinvolti anche i docenti. Lo afferma il Municipio di Bellinzona rispondendo a un'interpellanza di Manuel Donati e Luca Madonna, precisando che "in generale i progetti sono sviluppati in collaborazione con professionisti specializzati nella progettazione e realizzazione di parchi giochi". I due consiglieri comunali leghisti avevano infatti preso spunto da un nostro articolo per porre diversi quesiti sul tema. Chiedevano ad esempio lumi sulla sicurezza di quelli ristrutturati e se sono stati certificati dall’Upi (Ufficio protezione infortuni). Sicurezza messa in dubbio, come avevamo riferito, dal Gruppo mamma-bambino che, con una lettera inviata alla Città, segnalava come in alcuni casi i giochi rinnovati fossero pericolosi e non adatti ai più piccoli. L'esecutivo da parte sua ribadisce che "i parchi giochi rispettano le norme di sicurezza vigenti e sono collaudati da esperti esterni qualificati", precisando poi che l’Upi non esegue collaudi di quelli nuovi. In ogni caso, ad esempio per quello realizzato a Villa dei Cedri (menzionato nella lettera del Gruppo), "la sicurezza è stata verificata dalla Swiss Safety Center (in particolare dal responsabile dei parchi giochi, il quale è stato per 19 anni fino al 2022 capodelegato dell’Upi per la Svizzera orientale) e dalla Bernasconi Consulenze (il responsabile è stato per 23 anni capodelegato dell’Upi per la Svizzera meridionale)".

‘Collaborazione anche con selvicoltori ticinesi’

Donati e Madonna chiedevano inoltre perché nella costruzione dei parchi non siano state coinvolte le aziende forestali ticinesi specializzate e perché siano stati realizzati giochi in metallo e corde provenienti in prevalenza da ditte della Svizzera interna. Il Municipio spiega che i Servizi urbani collaborano "sia con aziende e studi di progettazione specializzati da decenni nella realizzazione di parchi giochi (realtà non presenti localmente) sia con selvicoltori ticinesi". Questi ultimi sono stati coinvolti negli ultimi anni per il rinnovo parziale o totale e per diversi lavori di manutenzione di parecchi parchi giochi della Città. Per quanto riguarda le strutture ludiche in metallo, all'esecutivo "non risultano segnalazioni negative da parte dell’utenza". In merito, invece, agli elementi in cordame, "questi si ritrovano nella maggior parte dei parchi giochi svizzeri di recente concezione, indipendentemente dal materiale delle strutture (legno o metallo), e sono utilizzati poiché ritenuti indicati per stimolare l’agilità e la conoscenza e il controllo del proprio corpo da parte dei bambini".

Previste strutture ludiche nel quartiere di Sant’Antonio e a Gnosca

Infine, sempre su sollecitazione dei due consiglieri comunali leghisti, il Municipio fa notare che Sant’Antonio è l’unico quartiere senza un parco giochi. In ogni caso "la progettazione e realizzazione di un nuovo parco giochi a Carena o Vellano (sono in corso verifiche con la Fondazione Valle Morobbia per definire il mappale idoneo) e a Gnosca (per il quale è già stata anticipata l’elaborazione di un progetto di massima) saranno inseriti nel prossimo messaggio municipale dedicato ai parchi giochi" che sarà verosimilmente presentato ancora durante quest'anno. In generale sul territorio del Comune di Bellinzona vi sono 59 parchi giochi, "a dimostrazione dell’impegno della Città a favore del benessere dei più giovani e più in generale delle famiglie".

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