Bellinzonese

Claro, Moleno e Preonzo verso un’erogazione d’acqua più sicura

Il Consiglio comunale di Bellinzona ha stanziato 6,6 milioni necessari a collegare i tre quartieri nord ai pozzi cittadini di Gnosca-Gorduno

Il cuore dell’acquedotto di Gorduno-Gnosca in funzione dal 2018
(Ti-Press)
19 febbraio 2024
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Si avvicina la soluzione per i problemi di approvvigionamenti idrico nei quartieri nord di Claro (scarsità di acqua nei periodi di siccità), Moleno e Preonzo (acqua non potabile in caso di forte maltempo). Il Consiglio comunale di Bellinzona ha infatti stanziato questa sera all'unanimità 6,6 milioni di franchi per collegare le rispettive reti idriche ai pozzi di captazione cittadini di Gnosca-Gorduno. Il progetto, oltre a realizzare un’alimentazione ridondante della rete elettrica in media tensione e la posa della fibra ottica, prevede inoltre la costruzione di un nuovo serbatoio a Gnosca al quale sarà affiancata anche una vasca antincendio. Ma non una ciclopista fra Gnosca e Preonzo così come proposta da un emendamento dal gruppo del Centro, poi ritirato alla luce del piano di sviluppo della mobilità ciclabile presentato oggi dal Municipio, e anche perché la soluzione suggerita rischiava di non combaciare perfettamente con la rete idrica che verrà realizzata. Il relatore della Commissione edilizia Bixio Gianini (Plr) ha sottolineato l’estrema importanza del progetto «perché assicurerà finalmente un servizio costante e di qualità per tutta l’utenza in un periodo di repentine e forti variabilità meteorologiche».

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