Bellinzonese

Pale sul Gottardo ferme 654 ore nel 2023 per transito uccelli

Ogni anno una media di 50 impatti. I gestori dell’impianto: ‘Confermata l’efficacia delle misure di protezione dell’avifauna’

(Ti-Press)
7 febbraio 2024
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“Efficacia confermata per le misure di protezione dell’avifauna del Parco eolico del San Gottardo”. Lo afferma l'Azienda elettrica ticinese, partner dell'operazione, evidenziando i risultati preliminari dello studio sull’avifauna sul Passo promosso dalla Parco eolico del San Gottardo Sa. I dati raccolti “rispecchiano le ipotesi elaborate in fase di pianificazione del progetto e confermano l’efficacia delle misure di protezione adottate”. Nell’autunno 2021, ricordiamo, la Sa aveva avviato una campagna di monitoraggio delle collisioni di uccelli con i cinque aerogeneratori. Pianificata in accordo col Dipartimento del territorio, la campagna era stata affidata al biologo Federico Tettamanti dello Studio Alpino allo scopo di valutare l’efficacia del radar anticollisione installato all’altezza del Motto Bartola.

Incluso fra le misure di compensazione previste dalla licenza di costruzione del parco eolico, il radar è in grado d'individuare gli stormi di uccelli migratori che attraversano il Passo e di arrestare gli aerogeneratori nel momento del loro passaggio. Nel 2023 le ore di fermo a seguito dell’intervento del radar sono state 654, per una media di 130,8 ore ad aerogeneratore. Il monitoraggio viene svolto durante le stagioni migratorie: tra i mesi di marzo e giugno, e tra agosto e novembre. In questi periodi vengono effettuate perlustrazioni a cadenza regolare per rinvenire e contare i resti di uccelli ai piedi dei cinque aerogeneratori. Le ricerche sono condotte da personale specializzato, anche con l’ausilio di cani addestrati. I risultati di ogni perlustrazione vengono elaborati sulla base di un modello statistico, che permette di determinare il tasso di collisione considerando il grado di efficienza delle ricerche e la percentuale di sparizione dei resti dei volatili causata dai predatori.

I dati disponibili oggi si riferiscono a cinque stagioni migratorie, comprese tra l’autunno 2021 e l’autunno 2023, per un totale di 73 perlustrazioni. Il tasso calcolato sulla base dei risultati preliminari è pari a circa dieci collisioni all’anno per ciascun aerogeneratore. “Un numero contenuto, che rientra nei limiti concordati in fase di pianificazione del progetto”. I risultati preliminari “testimoniano l’efficacia dell’impiego del radar a tutela dell’avifauna”. I dati raccolti saranno presentati nella loro integralità in uno studio scientifico, la cui pubblicazione è prevista nella seconda metà del 2024.

Sempre in corso peraltro la valutazione sul potenziamento del parco eolico aggiungendo uno o due aerogeneratori.