L'ex Stallone di Bellinzona necessita di un risanamento globale. Gli interventi, per 4-6 milioni, dovrebbero terminare nel 2026
Inizia a prender forma l’ipotesi d’insediare nell’ex Stallone di Bellinzona il tanto atteso centro giovani, ma per veder realizzata la struttura bisognerà attendere alcuni anni. L’edificio, di proprietà comunale e situato in via Lavizzari fra lo Stadio comunale, la Scuola media 1 e BancaStato, necessita infatti di un risanamento globale. Probabilmente nel corso della prossima primavera il Municipio chiederà al Consiglio comunale lo stanziamento di un credito di 300mila franchi per la progettazione. «Vogliamo da subito rendere partecipe il legislativo, coinvolgendolo sui contenuti ma anche riguardo alla ristrutturazione dello stabile che intendiamo eseguire prestando particolare attenzione all’aspetto energetico», spiega interpellato dalla ‘Regione’ il municipale Henrik Bang, capo del Dicastero opere pubbliche.
Il progetto definitivo, una volta allestito, fornirà indicazioni precise riguardo al preventivo e all’importo necessario al risanamento completo dell’edificio protetto. La tempistica prevede che l’esecutivo licenzi poi a inizio 2025 il messaggio per il credito di costruzione, attualmente stimato in 4-6 milioni di franchi. Una volta approvato il credito, si passerà alla fase esecutiva che dovrebbe terminare nel 2026. «Ma prima di dare avvio ai lavori dovremo aver terminato l’edificazione della nuova Scuola elementare che sta sorgendo al Ciossetto di Sementina», spiega Bang. Interventi che, ricordiamo, sono attualmente soggetti a un ricorso al Tribunale amministrativo cantonale inoltrato da una confinante e da una seconda donna domiciliata in città che contestano il credito supplementare di 3,8 milioni resosi necessario per aggiornare il progetto originale alle nuove esigenze scolastiche.
In che modo questi due progetti, ubicati in due quartieri diversi, sono legati? Una volta terminati i lavori, la nuova scuola al Ciossetto accoglierà gli allievi che attualmente frequentano le vecchie Elementari ubicate da oltre mezzo secolo in via al Ticino. Rimarrebbero dunque liberi gli spazi presenti in quello stabile. Spazi che nella visione del Municipio potrebbero essere destinati – almeno a titolo provvisorio e in attesa di definire una funzione d’uso più organica – alle esigenze della città e del quartiere, ad associazioni e gruppi, come ad esempio la Civica filarmonica di Bellinzona che, attualmente inquilina dell’ex Stallone, dovrà traslocare durante la riattazione. Idem gruppi e società oggi presenti in parte negli ex magazzini dello Stato in zona Vallone e che a loro volta dovrebbero lasciarli qualora dovesse concretizzarsi la realizzazione della prevista nuova scuola Elementare dei quartieri Gerretta e Pratocarasso in forte evoluzione demografica.
Terminati gli interventi all’ex Stallone e al Vallone cosa succederà? È ancora presto per dirlo. «Ci stiamo adoperando per trovare delle soluzioni a favore delle società e dei gruppi durante i lavori», spiega Bang. Una volta finiti i lavori bisognerà stabilire chi potrà o vorrà tornare nelle sedi ristrutturate e chi, invece, eventualmente rimanere ancora per qualche tempo nelle ex scuole di Sementina. L’edificio, risalente al 1968, è agibile ma necessita di qualche piccolo intervento di miglioria. In ogni caso si tratta di valutazioni ancora in corso e che necessitano di ulteriore approfondimento.
Premesso l’accoglimento dell’impostazione da parte del Consiglio comunale, il centro giovanile verrebbe realizzato al primo piano (lato BancaStato) e sarà una struttura diurna/serale riservata alla fascia che va dagli 11 ai 18 anni. La stessa fascia di ragazzi cui si rivolge il Social Truck che raggiungendo con un apposito furgone i quartieri aggregati organizza in modo itinerante occasioni d’incontro socio-educative. Le stessa offerta che – in questo caso da diversi anni – accoglie in modo stanziale gli adolescenti di Monte Carasso e Camorino nelle due rispettive sedi di Spazio Giovani gestite da altrettante educatrici/animatrici. Si tratterebbe di un’offerta ufficialmente riconosciuta dal Cantone e perciò co-finanziata dal Dipartimento sanità e socialità, tramite l’Ufficio famiglie e attività giovanili, per la parte con valenza socio-culturale dell’attività.
Attualmente gli ampi spazi al pianterreno dell’ex Stallone sono occupati da depositi usati dalle squadre comunali di falegnami e fabbri, mentre altri locali sono vuoti o parzialmente occupati da materiale sparso. Qui verrebbe inserito l’archivio comunale centralizzato. Ora i documenti sono sparsi nei diversi quartieri e una volta centralizzati verranno catalogati, digitalizzati – da un’archivista che è già al lavoro – e conservati in un ambiente idoneo, con temperatura e umidità adeguate, in modo da preservare al meglio anche le carte storiche di valore di proprietà della Città.