Bellinzonese

Primo Natale con gli abeti del vivaio patriziale di Faido

Piantati nel 2016, sono in fase di consegna i primi 100 alberi. Un progetto promosso per sostenere i costi di gestione della segheria

Juri Clericetti con l’ideatore del progetto Michele Karpf
6 dicembre 2023
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A Faido sono in fase di consegna i primi abeti piantati dal locale Patriziato nel 2016 per l'iniziativa chiamata ‘L'abete magico di Faido’, finalizzata a contribuire ai costi di gestione della segheria patriziale ristrutturata nel 2012 dopo un importante investimento. Attualmente il terreno situato nei pressi dello stand di tiro, concesso gratuitamente dal Comune e curato in questi anni grazie all'impegno di volontari del Patriziato, ospita circa 800 alberi. Di questi, un centinaio hanno raggiunto l'altezza adeguata per il taglio e andranno per questo Natale ai patrizi di Faido e a coloro che a partire dal 2016 hanno ‘adottato’ un abete con un contributo di 100 franchi. Mentre dal 2024, quando saranno messi a dimora altri 300 abeti, la vendita sarà aperta anche al pubblico.

Oltre all’acquisto degli alberelli – che nel rispetto della filosofia locale dell'iniziativa provengono dal vivaio cantonale di Lattecaldo – una parte dei circa 50mila franchi necessari per dare inizio al progetto era stata raccolta tramite la piattaforma di crowdfunding progettiamo.ch, mentre altri aiuti erano giunti sotto forma di prestazioni e sponsoring. L'idea è stata sostenuta anche dall'Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e Valli (Ers-Bv) e dall'Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat), che hanno infatti riconosciuto la valenza storico-culturale e turistica della segheria, la cui prima testimonianza scritta risale al 1698. Accolto dal revisore del Patriziato e ideatore del progetto Michele Karpf, il direttore dell'Otr-Bat Juri Clericetti si è recato oggi a Faido durante uno dei giorni di apertura del vivaio per permettere di ritirare gli abeti già prenotati (su richiesta il Patriziato esegue anche consegne a domicilio). Situata a pochi metri dall'area di svago della cascata Piumogna, agli occhi dell'Otr la segheria ristrutturata rappresenta oggi un interessante prodotto turistico. È infatti un luogo per visite guidate (pubblicizzate dall'Otr-Bat e gestite da Comune e volontari), con possibilità di assistere al taglio di un tronco con una delle rare seghe orizzontali di fine ’800. La visita prevede inoltre la visione di un documentario e dell'aula del bosco inaugurata da alcuni anni in cui sono esposte immagini, insetti e funghi, quest'ultima mostra realizzata dal Museo cantonale di storia naturale.