L’esecutivo di Bellinzona risponde picche a Martignoni Polti e difende la formula che la società organizzatrice porta avanti da diversi anni
“Se da un lato si ritiene che l’organizzazione di un evento di importanza e dimensioni tali come quelle del Carnevale Rabadan necessiti di competenze specifiche in ambiti diversi e debba essere affidata a un ente terzo che lo gestisca in modo professionale, dall’altro si continua a ritenere che, appunto, per dimensioni e importanza il Carnevale di Bellinzona non possa che essere organizzato nelle modalità che si sono consolidate negli anni e che ne hanno garantito il successo, l’apprezzamento, limitando i rischi per la sicurezza generale e l’ordine pubblico”. Un giro di parole per dire: non si cambi nulla. L'ha messo nero su bianco il Municipio di Bellinzona rispondendo all'interpellanza del consigliere comunale Brenno Martignoni Polti (che è anche re del Carnevale Lingera di Roveredo) presentata all'indomani della recente assemblea caratterizzata da alcune dimissioni dal comitato annunciate per insanabili attriti interni.
Quanto ai dubbi dell'interpellante sul fatto che gli appalti e i sottoappalti degli spazi pubblici durante l'evento rispecchino una visione moderna e aperta, l'esecutivo ribadisce quando già detto altre volte: “La concessione dell’area pubblica alla società Rabadan è parte integrante degli accordi globali che riguardano le attività che la stessa svolge in collaborazione con la Città. In tale ottica alla società Rabadan competono organizzazione del trasporto pubblico, servizio sicurezza, servizio sanitario, cortei, pranzi per anziani e del cuore e animazione musicale, di giorno e di notte, con un investimento non indifferente”.
La stessa società – sottolinea ancora il Municipio senza spostarsi di un centimetro – gestisce una manifestazione d'interesse pubblico “riconosciuto e indiscusso; nel tempo ha acquisito notevole esperienza e capacità organizzativa, cosa che, a sua volta, è garanzia di una gestione adeguata sia sul piano dell’ordine pubblico, dei trasporti e, in generale, dell’adempimento degli scopi di una manifestazione come quella qui in discussione”. Si giustifica quindi, a parere del Municipio, la messa a disposizione di spazi pubblici per consentire lo svolgimento del Carnevale cittadino.
Quanto poi alla chiesta rivalutazione delle questioni logistiche delle aree urbane, sempre il Municipio ritiene che non sia corretto parlare di chiusure “poliziesche” come fa l’interpellante: “La Città del Carnevale viene chiusa, ma solo per alcune ore durante la notte. Buona parte degli eventi si svolge di giorno senza particolari restrizioni, basti pensare al pranzo degli anziani e del cuore, al corteo dei bambini e delle guggen, al corteo domenicale o alla risottata del martedì grasso. Il dispositivo di sicurezza, del resto, permette di limitare il rischio d'introduzione di oggetti pericolosi e di bloccare all’entrata soggetti facinorosi, permettendo una maggiore sicurezza dell’evento”.