Quattro dimissioni dopo le altrettante di un anno e mezzo fa. Nuovamente criticato l’agire di presidente e comitato
Dimissioni di peso questa sera durante l'assemblea della Società Rabadan convocata nella sede di Carasso. Sotto il risultato estremamente positivo dell'ultima edizione da record del carnevale tenutosi lo scorso febbraio a Bellinzona, evidentemente covava un certo malessere. Ad abbandonare il comitato due membri di lungo corso: fra gli altri il vicepresidente Mauro Bissolotti, in carica da 16 anni, responsabile della logistica. Una perdita importante per il comitato – che dal giugno 2021 è presieduto da Giovanni Capoferri – essendo ‘il Bisso’ una persona di riferimento, sempre molto ascoltata, non solo nella Turrita ma anche in Ticino nell'ambito delle attività carnascialesche. Insieme a lui ha pure dimissionato dopo 15 anni Paolo Deprati, organizzatore nel 2022 proprio a Bellinzona dell'Assemblea della Federazione carnevalesca svizzera. L'elenco delle partenze si completa con quelle di Isotta Bertinelli (entrata in comitato nemmeno un anno fa come responsabile dei social) e Giovanni Todeschini. Bissolotti e Deprati hanno motivato le rispettive decisioni criticando l'operato del presidente e del comitato.
Le rinunce odierne seguono le quattro approvate dall'assemblea nel marzo 2022, quando a salutare Capoferri e colleghi erano stati Nicola Reggiori, Laura Losa, Andrea Huber e Nicolò Sartori, sostituiti seduta stante dai nuovi membri di comitato Nicola Ravasi (competente in finanze), Marco Ottini (sicurezza) e Monica Tomatis (segretariato). Schietta in quella circostanza, si ricorderà, le motivazioni fornite alla sala. «Nel comitato – aveva rimarcato Reggiori – vi sono più generazioni con approcci differenti nel fare e progettare carnevale. Vi sono stati grossi attriti e una mancanza di condivisione delle decisioni prese. E io non accetto di dar seguito a decisioni non prese dal comitato in regolari sedute». Huber aveva rincarato la dose dicendo che «la mancanza di collegialità ha pesato parecchio e ne ha fatto le spese l’approccio costruttivo. La Società Rabadan ha un grande difetto: regna l’intelligenza individuale a scapito di quella collettiva». Il colpo di grazia era arrivato da Sartori, secondo cui «è difficile remare nella stessa direzione se manca una visione condivisa degli obiettivi». Capoferri non aveva replicato, limitandosi nel dopo-assemblea a riconoscere l'esistenza di alcuni problemi interni e la mancanza di amalgama.
Trascorso un anno e mezzo da allora, le cose non sembrano essere migliorate. La musica si è infatti ripetuta questa sera, con gli accusati di allora che sono improvvisamente diventati accusatori muovendo più o meno le stesse critiche che si erano sentiti rivolgere dai partenti. Allora come oggi, in sala non è mancata la voglia di conoscere le ragioni del malessere, riassunte in due lettere raccomandante nelle quali si parla di gestione approssimativa. Critiche rispedite al mittente dal presidente. E non sono mancate richieste curiose, come quella di reintegrare Reggiori.