Dopo il messaggio licenziato dal governo, il movimento annuncia che presenterà degli emendamenti riprendendo gli obiettivi iniziali dell'iniziativa
Non si fa attendere la presa di posizione del Movimento per il socialismo (Mps) dopo il messaggio licenziato dal Consiglio di Stato per la revisione della Legge sull'Ente ospedaliero cantonale. Come prevedibile, l’Mps annuncia che in occasione del dibattito parlamentare in Gran Consiglio “presenterà degli emendamenti che riprendono la volontà espressa dall’Associazione ospedali di valle e dunque un’apertura 24 ore su 24 ore dei Pronto soccorso negli ospedali di Faido e Acquarossa”, si legge in un comunicato. Considerata la richiesta specifica dell’iniziativa popolare del 2017 ‘Per cure mediche e ospedaliere di prossimità’, ovvero quella di assicurare gli ospedali di Faido e Acquarossa con servizi di Pronto soccorso H24 e 7 giorni su 7, non va infatti giù all'Mps il compromesso – quello appunto ora inserito nel messaggio governativo –, trovato dopo lunghe discussioni tra Dss, Eoc e Circolo medico Tre Valli, che propone un servizio notturno non da Pronto o Primo soccorso classici, ma di accoglienza e valutazione facendo capo al medico presente nel nosocomio o al picchetto medico presente sul territorio. Per l'Mps si tratta di una decisione “non solo miope, ma anche cinica. È infatti sotto gli occhi di tutte e tutti il fatto che la carenza di medici di prossimità si concentra soprattutto nelle zone periferiche e in particolare nelle valli”.