Dopo la burrascosa assemblea di luglio, quella straordinaria ha dato fiducia a Stefano Malingamba e colleghi: ‘Subito sul pezzo per la prossima stagione’
Volta pagina la gestione tecnica e sportiva del centro nordico di Campra, la principale struttura per lo sci di fondo della Svizzera italiana. Dopo le dimissioni in blocco del comitato, comunicate al termine della burrascosa assemblea tenutasi l’11 luglio, giovedì sera ad Aquila l’assemblea straordinaria convocata per la designazione del nuovo comitato si è svolta con toni meno polemici e ha sortito il risultato già individuato un mese e mezzo fa. In quell’occasione aveva fatto breccia fra i presenti la strategia abbozzata in dieci punti da Stefano Malingamba, il quale si era così visto legittimato a costituire una nuova compagine dirigente che è ora stata designata – con voto espresso a maggioranza dai due terzi dei presenti – per i prossimi quattro anni. Al fianco di Malingamba, che ha assunto la carica di presidente, nel nuovo comitato figurano Giuseppe Allegranza, Giuseppe Buzzi, Nedo Maestrani e Tullio Vanzetti. Da notare che Allegranza e Maestrani si erano chiamati fuori dal precedente comitato, non condividendone le modalità. Il primo è tutt’oggi membro, e continuerà a esserlo, del Consiglio di amministrazione della Centro sci nordico Campra Sa titolare della nuova struttura d’accoglienza. Il membro di Cda Giovanni Pettinari, rappresentante in tale veste dello Sci club, ha invece annunciato che nei prossimi mesi rinuncerà alla propria funzione ai vertici della Sa, lasciando così il posto a Malingamba di cui condivide peraltro la strategia.
Termina così l’era Vanzetti che vede nel fondatore Marino – oggi ultraottantenne e lo scorso inverno ancora sulla breccia – una persona che insieme ad altri infaticabili appassionati dello sci di fondo vallerani aveva dato vita 50 anni fa a una struttura e a un sodalizio cresciuti gradatamente, fin quando nel 2019 è stato inaugurato il nuovo centro da 16 milioni di franchi per metà finanziato dal Cantone. Da lì in poi il comitato dello Sci club, negli ultimi due anni presieduto da Tauf Khamitov, si è trovato in difficoltà nel gestire i rapporti con la Sa e col Municipio di Blenio. Vano, come pubblicato a più riprese su queste colonne, il tentativo di conciliazione messo in atto dall’Ente regionale sviluppo. Sul terreno rimane un precetto esecutivo di 250mila franchi spiccato dalla Sa verso il club, importanti richieste finanziarie da quest’ultimo verso la Sa, infrastrutture ancora da completare ma con domande di costruzione impugnate tramite opposizioni, e l’imposizione municipale di utilizzare la sede tecnica unicamente per gli scopi previsti in origine. «Tutte questioni molto complicate che siamo pronti ad affrontare col giusto spirito e il massimo impegno consci che il risultato non sarà affatto scontato», ha spiegato Stefano Malingamba durante l’assemblea. Il tutto «beneficiando di un adeguato passaggio di consegne, e per questo ringrazio la disponibilità del vecchio comitato, e agendo con delle priorità che al nostro interno abbiamo già individuato suddividendoci i compiti, anche amministrativi e di segretariato».
E la priorità numero uno, in questo momento, «è giungere pronti al prossimo inverno nel segno della continuità. Nostro obiettivo – ha assicurato Malingamba – è offrire alla clientela la medesima qualità delle piste sin qui garantita» dal direttore operativo Nicola Vanzetti che ha pure dimissionato insieme al vecchio comitato. Sostituirlo non sarà facile «e ci stiamo guardando in giro: nel nuovo comitato qualcuno già si è occupato in passato di battipista, dovremo affiancargli altre persone capaci, così da assicurare un servizio costante nel tempo». Per quanto riguarda l’accoglienza – specifica alla redazione Malingamba, il quale insieme a Mara Zanetti ha difeso la presenza del nostro cronista in sala durante i lavori assembleari contro la richiesta urlata da un socio anziano di estrometterlo «perché i panni sporchi vanno lavati in casa senza bisogno che tutto finisca sui giornali» – l’intenzione sarebbe quella di spostare la cassa nella struttura principale. Motivo: concentrare in un unico luogo l’accesso alle varie prestazioni per lo sci, la ristorazione, la spa e l’alloggio. Pure per quanto riguarda il noleggio del materiale e la preparazione degli sci – di cui si è sempre occupato Marino Vanzetti – bisognerà trovare un degno sostituto. Altro punto sensibile, le competizioni: «Sarà nostra premura contattare le federazioni ticinese e nazionale, interpellare la locale Scuola di sci. Bisognerà essere subito sul pezzo e confidiamo di riuscirci».
E ancora, il settore giovanile che mai come in questo momento conta un così alto numero di praticanti in seno allo Sci club: vista la rinuncia dei due responsabili, il nuovo comitato confida in un maggior coinvolgimento dei monitori e in un’accresciuta collaborazione con gli altri sodalizi del Sopraceneri, ossia il Gruppo sportivo Molinera di Lumino, lo Sci club Crap di Ponto Valentino e lo Sci club Bedretto. Capitolo, questo, che ha visto il vecchio comitato ingaggiare un braccio di ferro con la Sa per ottenere quanto previsto, ossia che la Sa medesima destini al settore giovanile l’1% delle fatture per i lavori eseguiti da ditte, imprese e artigiani nella realizzazione del nuovo centro. E non son briciole. Khamitov ha evidenziato che la cifra potrebbe venire utile per assumere un allenatore professionista a tempo parziale. Pettinari ha invece insistito sul fatto che per legge non è possibile destinare ad altro scopo il denaro pubblico previsto per pagare gli artigiani: «Sono però pronto a valutare la questione con l’Ufficio cantonale dei lavori sussidiati». Molto dipenderà dall’atteggiamento del nuovo comitato (sollecitato da un intervento in sala a farsi valere sull’1%) e da quanto vincolante e legale sia ciò che era a suo tempo stato previsto.
Dal canto suo il presidente della Sa, Roberto Zanetti, a sua volta si è detto ben disposto ad accogliere il nuovo comitato al tavolo delle trattative per tutte le questioni pendenti e irrisolte. Sarà invece pubblicato in autunno il concorso per incaricare una nuova Sagl di gestione di ristorante, hotel e spa dopo il fallimento dell’anno scorso: «Previsto in estate, abbiamo preferito procrastinarlo in attesa che si calmassero le acque». Le ultime parole sono state di Khamitov: «Auguro al nuovo comitato di non perdere il valore dello Sci club che eredita dalle mani della famiglia Vanzetti. E di poter raggiungere gli obiettivi prefissati».