Dalla riqualifica del comparto Capeleta al fabbisogno di parcheggi. Il Consiglio di Stato ha approvato l’aggiornamento del Piano regolatore
Sblocca alcuni progetti locali la revisione del Piano regolatore di Camorino approvata recentemente dal Consiglio di Stato. Il documento – in pubblicazione fino al 12 settembre – è la necessaria base pianificatoria per portare avanti alcune opere previste da tempo, e sulle quali gli abitanti avevano chiesto lumi anche in occasione dell’ultima serata pubblica organizzata a fine settembre dal Municipio di Bellinzona. A cominciare dall’intervento generale nel comparto Capeleta, dove si trovano la piazza e l’ex casa comunale. Un progetto d’interesse pubblico-privato inserito nel Piano d’azione comunale (Pac) come uno dei cinque Poli di sviluppo multifunzionale della Città (insieme a comparto Officine, comparto stadio, comparto Ferriere a Giubiasco e centro paese a Claro) che prevede di riqualificare il nucleo con contenuti misti, abitativi, lavorativi, di servizio pubblico e aggregativi.
Nell’ottica di conferire vitalità e centralità al quartiere, si prevede la costruzione di un edificio a carattere commerciale, terziario e residenziale, contenente pure spazi d’interesse pubblico, con uffici pubblici, spazi d’incontro e aggregazione per la popolazione, mensa intergenerazionale e alloggi a misura d’anziani autosufficienti. Ora, prima della progettazione di dettaglio degli interventi sulla base del dossier vincitore del concorso organizzato nella forma del mandato di studio in parallelo e indetto dall’allora Municipio di Camorino, il Consiglio di Stato ha chiesto di precisare a livello di norma il destino dell’ex casa comunale, così come ha inserito d’ufficio l’esigenza di un piano di quartiere a garanzia degli obiettivi di qualità.
Governo che ha invece approvato l’idea della vasta area pedonale pubblica alberata che fungerà da spazio aggregativo, l’utilizzo delle riserve insediative per uso commerciale e residenziale, così come l’esigenza di coordinare e realizzare una moderna fermata del bus e un autosilo. Il numero dei parcheggi nel posteggio sotterraneo sarà tuttavia inferiore rispetto a quanto auspicato dalla pianificazione comunale: ne sono previsti una cinquantina pubblici, più alcuni privati, da definire in base al progetto che verrà realizzato. Cifre inferiori rispetto ai circa 150 stalli in totale inizialmente messi in conto. La decisione del Consiglio di Stato è stata dettata da una qualità del trasporto pubblico considerata buona per il centro di Camorino, con una linea (la numero 1) ben allacciata al resto della rete e con buone frequenze. Una volta cresciuta in giudicato la revisione del Piano regolatore, sarà possibile avviare lo studio per la progettazione di dettaglio, previa discussione con la Parrocchia e i privati proprietari dei terreni toccati dalla riqualifica. Il Pac contempla tra le altre cose la valorizzazione della cappella di San Nicolao, monumento culturale ubicato in cima alla via In Busciurina. Sempre secondo il Pac, la fase esecutiva è prevista per il periodo 2027-2031.
Sempre in tema di parcheggi, la revisione del Piano regolatore locale riconosce 15 aree (alcune delle quali già esistenti, ora codificate in base a un piano del traffico organico) destinate a parcheggio pubblico. Una delle quali – di prossima realizzazione – si trova in zona riale Grande, dove sarà così possibile risolvere il problema – sollevato anch’esso durante la serata pubblica – dei posteggi selvaggi sulla riva sterrata del riale. Previsto anche il ripristino della strada Al Mai dissestata.
Altro tema sollecitato durante l’ultimo incontro dello scorso autunno è la zona del parco giochi Morobbia ubicato sopra l’abitato. Il governo ha approvato il concetto che consolida la golena del fiume Morobbia quale parco a fruizione pubblica. Potrà dunque essere realizzata l’area giochi che il Cantone non aveva permesso di ricostruire poiché al di fuori della zona edificabile senza destinazione per attrezzature pubbliche. La realizzazione è previsto che sarà in un credito quadro per la ristrutturazione di altri parchi giochi della Città, il cui messaggio dovrebbe essere licenziato dal Municipio nel corso del prossimo autunno. Parallelamente al Piano regolatore, come riferito nei giorni scorsi, il Consiglio di Stato ha pure approvato due decreti di protezione per il biotopo Motto Grande e per cinque luoghi che fungono da rifugio per i chirotteri.