Bellinzonese

Nel segno di Snozzi, mostra sull'architettura di Monte Carasso

Inaugurata l'esposizione fotografica dedicata all'approccio visionario di Luigi Snozzi e che celebra anche il 30esimo Seminario di progettazione

Alcune delle fotografie in mostra
(© Luc Boegly)
1 giugno 2023
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Si apre negli spazi sotterranei del convento di Monte Carasso la stagione espositiva di Spazio Reale. Dal 1° giugno al 23 luglio ospiterà la mostra “Transizioni”, volta a celebrare l’approccio visionario che ha contraddistinto l’architetto Luigi Snozzi, artefice del processo che ha plasmato la morfologia urbana di Monte Carasso. Si tratta di un’esposizione fotografica a cura di Luc Boegly, artista francese specializzato nella fotografia di architettura che ha immortalato le caratteristiche urbane, cogliendone le particolarità, dell'ex Comune oggi quartiere della Città di Bellinzona. Dal 1979, grazie al lavoro di Snozzi, il paese ha conosciuto infatti un processo di trasformazione e densificazione basato su un progetto urbano volto a definire una ben precisa spazialità necessaria alla creazione di luoghi di aggregazione e d’identificazione, quale antidoto all’indefinita e incontrollata espansione periurbana. Una mostra che vuole anche essere un omaggio al traguardo raggiunto dal Seminario internazionale di progettazione fondato proprio da Snozzi, che il prossimo luglio accoglierà studenti da tutto il mondo per il trentesimo anno.

Ripetute perlustrazioni e osservazioni

In questa prospettiva, il lavoro di Luc Boegly – fatto di ripetute perlustrazioni, osservazioni e appostamenti – riporta infatti alle origini del seminario, documentando le mutazioni del paesaggio urbano e la densificazione delle aree residenziali, con un’attenzione particolare al tema complesso delle transizioni: tra preesistente e nuovo, tra pubblico e privato, tra interno ed esterno, tra periurbano e urbano. Attraverso i suoi scatti, il fotografo francese non si concentra sui singoli edifici, ma documenta in particolare la definizione degli spazi, dei limiti, delle soglie. Una carrellata di immagini che spiegano ad esempio come sono definiti i confini tra lo spazio pubblico e l’intimità dello spazio privato, cosa viene nascosto allo sguardo del passante e cosa, invece, gli viene mostrato, in che modo la struttura insediativa racchiude lo spazio vitale, pur permettendo allo sguardo vie di fuga verso paesaggi più vasti. Un lavoro simile a quello di Boegly era stato eseguito nel 1996 da Gabriele Basilico e presentato alla VI Biennale di Architettura di Venezia. A quasi trent'anni di distanza, è dunque ancora un fotografo a documentare l'opera di Snozzi. Per Giacomo Guidotti, architetto e vicepresidente dell'Associazione che promuove il seminario, l'esposizione permette di capire e narrare il processo di trasformazione avviato da Snozzi, con una visione di indagine, verifica e controllo che da sempre contraddistingue il seminario. Seminario che quest'anno – in programma dall'8 al 21 luglio – vivrà un'edizione speciale in occasione del 30esimo. Si annuncia infatti come quella con più partecipanti di sempre e si focalizzerà su visioni e idee per la sponda destra della Città di Bellinzona. Sarà un'edizione straordinaria anche per quanto riguarda gli eventi collaterali e la qualità delle proposte che saranno presentate al termine dell'atelier, ha assicurato Guidotti.

Tornando alla mostra, sarà accompagnata da alcuni eventi collaterali. Oggi, giovedì 1° giugno alle 18 si terrà il vernissage della mostra – un’occasione preziosa per ammirare in anteprima gli scatti e incontrare il fotografo Luc Boegly –, seguito da un concerto Jazz promosso dall’Ente autonomo Carasc e dalla Fondazione Curzútt. Lunedì 12 luglio alle 17 ci sarà invece la possibilità di prendere parte a una visita guidata della mostra insieme all’artista. Si potrà visitare la mostra sabato e domenica, dalle 10 alle 18, fino al 10 luglio, da quando sarà accessibile anche da lunedì al venerdì dalle 15 alle 19. Tutte le informazioni sul sito www.spazioreale.ch o sulle relative pagine Facebook e Instagram. La mostra è promossa da SpazioReale in collaborazione con l’Associazione Seminario internazionale di progettazione di Monte Carasso e il supporto della Città di Bellinzona.