Elitrasportato all'ospedale dalla Rega, il 45enne di Giornico è deceduto per le ferite riportate. Il ricordo di una parente
Non ce l'ha purtroppo fatta l'operaio folgorato stamane mentre era intento a lavorare su un palo della luce nell'abitato di Lottigna, in Val di Blenio. Dopo essere stato elitrasportato dalla Rega all’ospedale per le prime cure, il 45enne di Giornico, da lungo tempo dipendente della Società elettrica sopracenerina, è deceduto per le gravi ferite riportate. Interpellata dalla redazione, la Sopracenerina con sede a Locarno esprime il proprio grande rincrescimento e dolore. La squadra di operai con la quale il 45enne stava lavorando su una linea a bassa tensione, è stata assistita dal Care Team Ticino attivato per assicurare, in frangenti tragici, sostegno morale e psicologico. Subito dopo l’incidente sono stati proprio i colleghi presenti con lui sul posto a prestargli le prime cure in attesa dei soccorsi professionali. A loro volta i collaboratori delle squadre di manutenzione esterne sono stati convocati nel pomeriggio dalla direzione che ha fornito alcune informazioni sulla disgrazia che ha così duramente colpito le maestranze.
L’inchiesta di polizia, subito avviata, vede anche l’intervento della Suva (assicurazione infortuni) e dell’Ispettorato degli impianti elettrici a corrente forte. L’approfondimento in corso, cui la Sopracenerima spiega di prestare la massima collaborazione, mira ovviamente a comprendere la dinamica dell’incidente e a verificare se nella procedura seguita dagli operai e dalla vittima medesima per approcciarsi alle fasi di lavorazione previste sul palo, vi siano stati comportamenti negligenti o errori; oppure se sia la stessa procedura, qualora seguita correttamente, a presentare lacune dal profilo della sicurezza degli operai; oppure, ancora, se qualcosa non abbia funzionato dal profilo tecnico nel momento in cui doveva scattare la sospensione della corrente elettrica in vista dell’intervento previsto sulla linea. Da notare peraltro che a dipendenza del tipo di lavorazione, non sempre la corrente viene tolta; in tal caso gli operai adottano misure preventive accresciute. Tutte le ipotesi vengono approfondite – ci spiega la Sopracenerina – affinché altre simili tragici eventi non si ripetano più in futuro.
Sposato e con due figlie, la vittima era ben voluta dai colleghi. Il suo ‘marchio’ erano i vistosi capelli rasta. Ma specialmente spiccava, nella sua passione per la musica, la bravura nel realizzare, durante il tempo libero, chitarre elettriche partendo dal pezzo grezzo di legno. Vere e proprie opere d’arte. Una parente lo descrive come «una persona dolcissima, sempre disponibile, solare, di cuore, sensibile, comprensiva. Una sua grande qualità era quella di saper ascoltare, pregio che poche persone hanno e lui l'aveva. Tu eri triste e lui sapeva donarti sempre un abbraccio e un sorriso con gli occhi lucidi e luminosi. E si dava sempre da fare per il prossimo, portando buon umore in qualsiasi circostanza». Nato oltralpe e trasferitosi con i genitori e il fratello a Giornico negli anni 80, insieme al padre mancato cinque anni fa era un grande appassionato anche di sci di fondo e montagna. Ai familiari e amici la redazione esprime il proprio sentimento di cordoglio.