Recentemente l'ambasciatore cinese in Svizzera, accompagnato da una delegazione diplomatica, ha visitato Ior e Irb, incontrando ricercatori e direttori
Un incontro importante, gradito e significativo. Recentemente l’Istituto oncologico di ricerca (Ior) e l’Istituto di ricerca in biomedicina (Irb) hanno ricevuto in visita nella loro sede di via Chiesa a Bellinzona l’ambasciatore cinese in Svizzera, Wang Shihting, accompagnato da una delegazione diplomatica. "Come Ior e Irb vogliamo sfruttare il margine di manovra che ci è dato dal trattamento preferenziale che Pechino riserva al nostro Paese, portando sul nostro territorio competenze che contribuiscono alla crescita di questo settore, così importante per la Svizzera italiana", afferma il presidente della Fondazione Ior Franco Cavalli, citato in un comunicato. Il vicepresidente di Bios+ – associazione che riunisce Ior e Irb, entrambi affiliati all’Università della Svizzera italiana – è quindi "contento che la Confederazione abbia concesso un finanziamento aggiuntivo per gli anni 23/24 alla Fondazione Ior per intensificare contatti con la Cina". Da parte sua Andrea Alimonti, direttore di laboratorio dello Ior, sottolinea come nel suo laboratorio vi siano già oggi otto ricercatori cinesi: "Come istituti vogliamo continuare a essere attrattivi per queste persone. Questo ci consentirà di arrivare a moltissime persone e, di conseguenza, di concorrere per numerosi talenti".
Durante l'incontro, che si è tenuto venerdì 28 aprile, la delegazione diplomatica si è dapprima confrontata con i ricercatori cinesi attivi allo Ior e all'Irb e ha in seguito discusso con i rappresentanti delle direzioni dei due istituti. "L’occasione ha permesso – prosegue la nota – di ribadire come, vista l’attuale situazione di incertezza delle relazioni Svizzera-Unione europea, la Cina rappresenta, per il nostro Paese (e viceversa), un partner economico e commerciale di primo piano. Dal 2013, la Svizzera ha infatti firmato un accordo di libero scambio senza precedenti con la Cina". La visita si è conclusa con un pranzo conviviale presso all’Osteria Sasso Corbaro a Bellinzona.