Due lavori, fra gli undici cui sarà assegnato il riconoscimento, sono stati realizzati da ricercatori dell’Irb e dello Ior di Bellinzona
Figurano anche ricercatori attivi all’Istituto di ricerca in biomedicina (Irb) e all’Istituto oncologico di ricerca (Ior) entrambi di Bellinzona e affiliati all’Università della Svizzera italiana (Usi) fra quelli premiati dalla Fondazione Pfizer per la ricerca in campo biomedico. Con la cerimonia odierna che si terrà a Zurigo, la Fondazione celebra 11 studi (su circa 60 selezionati) cui hanno partecipato 21 ricercatori. Lavori che sono stati valutati da commissioni composte da scienziati ed esperti clinici di spicco in Svizzera. Il riconoscimento per ciascun lavoro è di 15mila franchi e i ricercatori premiati sono attivi in cinque categorie: oncologia; pediatria; neuroscienze e malattie del sistema nervoso; medicina cardiovascolare, urologia e nefrologia; infettivologia, reumatologia e immunologia.
Per l’oncologia il riconoscimento va a due importanti ricerche di base realizzate nella Svizzera italiana. Per la prima, pubblicata su ‘Nature’, verranno premiati Nicolò Pernigoni, Elena Zagato e Arianna Calcinotto dello Ior. Riguarda un possibile miglioramento dell’efficacia dell’immunoterapia oncologica ottenuto sfruttando la capacità di alcuni batteri di sopravvivere all’interno dei tumori. Un particolare ceppo di Escherichia coli è stato ingegnerizzato in modo da convertire l’ammoniaca, prodotto di scarto del metabolismo delle cellule tumorali, in L-arginina, un metabolita immunomodulante che aumenta le funzioni antitumorali del sistema immunitario. Il sogno dello Ior sarebbe di arrivare un giorno a produrre uno yogurt pieno di batteri buoni, in grado cioè di prevenire la trasformazione del tumore della prostata in una situazione di resistenza alla castrazione, cioè alla terapia anti-androgena. Si stanno cercando partner industriali che siano disposti a verificare se questo sogno sia realizzabile.
La seconda ricerca, pubblicata su ‘Science’ e per la quale saranno premiati Fernando Canale, Camilla Basso e Roger Geiger attivi all’Irb, riguarda la resistenza dei tumori alla prostata alla terapia anti-androgena. In particolare è stato identificato il ruolo del microbiota intestinale, la popolazione di microrganismi che vive nel nostro intestino, aprendo la strada a nuove terapie. Questo approccio basato sui batteri è adatto allo sviluppo di terapie umane. I batteri non patogeni sono suscettibili agli antibiotici e possiedono allettanti caratteristiche di ingegnerizzazione, sicurezza e fabbricabilità. Le iniezioni intratumorali di batteri probiotici sono state precedentemente trovate sicure in studi clinici, rendendo questo studio un vero passo in avanti nella lotta ai tumori.
Pfizer è una multinazionale farmaceutica attiva da oltre 170 anni. La sede centrale è a New York. In Svizzera vi lavorano più di 200 persone. Dal 1992 la Fondazione Premio Pfizer ha finanziato la ricerca biomedica – a livello di ricerca di base e clinica – in Svizzera con oltre 6,5 milioni di franchi.