In un'interpellanza chiede al Municipio lumi sulla situazione idrica del comune e sulle eventuali misure che intende adottare in futuro
"Informare la cittadinanza sulla reale situazione idrica del nostro comune e sulle eventuali ulteriori misure che il Municipio intende adottare nelle prossime settimane o mesi". È questo lo scopo dichiarato dell'interpellanza presentata dal consigliere comunale di Biasca Tiziano Lüthy a nome del gruppo Plr. Più precisamente nel testo si chiede, fra l'altro, "a quanto ammonta la portata media delle sorgenti del nostro acquedotto rispetto al consumo medio giornaliero sul nostro comprensorio", se sono vere le ‘voci di paese’ secondo le quali "la portata attuale delle sorgenti è sufficiente per alimentare un paio di fontane e che il livello della falda è preoccupante" e se si potrebbe arrivare a "proibire l’irrigazione e quindi compromettere qualsiasi coltura". Lüthy domanda anche se il Municipio "intende emanare delle raccomandazioni o dei divieti diversi per i professionisti, gli artigiani, le industrie, gli agricoltori e gli allevatori" e se "prevede di investire nella ricerca di nuove sorgenti e nel loro collegamento alla rete idrica comunale". Non da ultimo vengono pure chiesti lumi sulla "situazione nei comuni limitrofi" e se vi sia la possibilità di collegare l’acquedotto che serve Biasca "a quello di un altro comune con meno problemi idrici".
I consiglieri comunali liberali radicali ricordano che "una siccità così marcata e protratta nel tempo non si era mai vista", citando i bollettini di Meteo Svizzera, ma non solo: "Basta attraversare il ponte sul fiume Brenno, osservare la cascata di Santa Petronilla o passeggiare lungo il fiume Ticino, per prendere coscienza dell’estrema penuria di acqua che sta toccando il lato sud della catena alpina". Sottolineano inoltre che lo scorso luglio il Municipio aveva pubblicato una serie di disposizioni – come limitare l'irrigazione di orti, giardini e prati; il divieto di lavaggio di piazzali e auto o evitare il riempimento e il ricambio frequente delle acque delle piscine –, invitando la popolazione a un uso moderato dell'acqua potabile. "Non essendoci stata una revoca delle disposizioni, esse sono da ritenersi tuttora in vigore", rimarca Lüthy nel testo. "Ci si può immaginare che parte della popolazione abbia nel frattempo dimenticato le raccomandazioni o peggio ancora, creda che non siano più in vigore". Non da ultimo, a preoccupare il gruppo Plr vi è il fatto che recentemente il Consorzio acquedotto Val Pontirone e Svallo di Biasca ha invitato la cittadinanza a un uso parsimonioso dell’acqua potabile al fine di garantirne la normale e corretta distribuzione sul comprensorio.